Nei Luoghi Celesti

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Corretta relazione con Dio, 26 gennaio

Se uno mi ama, osserverà la mia parola; e il Padre mio l’amerà, e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui. Giovanni 14:23 LC 32.1

La relazione familiare tra Cristo e Suo Padre deve essere simile a quella tra il Padre celeste e i Suoi figli. La Sua presenza e la Sua tutela nei nostri confronti è una cosa costante, continua. Se confideremo nel potere salvifico di Cristo, tutti i possibili sforzi del nemico non potranno danneggiarci. Gli angeli celesti sono costantemente con noi, ci guidano e ci proteggono. Il Signore ha promesso che il Suo potere salvifico ci permetterà sempre di fare la Sua volontà. Cerchiamo quindi di accogliere queste promesse e di custodirle nei nostri cuori. È fondamentale credere sempre in ciò che Dio ci dice. RH Jan.7, 1909 LC 32.2

Esiste la possibilità che il credente acquisisca un’esperienza sufficiente per avere una profonda comunione con Dio. Ogni promessa che è nel Libro di Dio ci incoraggia a prendere parte della natura divina. Dobbiamo solo affidarci a Dio, credere alla Sua Parola e collaborare con Lui. Questo sarà possibile solo se accetteremo la divinità di Cristo. Per noi questa possibilità vale più di tutte le ricchezze del mondo. Non c’è nulla sulla terra che possa essere paragonato ad essa. Mentre ci impadroniamo di questo potere, la nostra speranza cresce a tal punto che possiamo interamente contare sulle promesse di Dio, e nello stesso tempo abbiamo la possibilità di diventare Suoi figli e figlie. RH Jan 14’ 1909 LC 32.3

Il cristiano può ottenere altre e più alte conquiste. L’apostolo Giovanni possedeva molte idee elevate e molti privilegi. Egli dice: Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio (1 Giovanni 3:1). Non è possibile per l’umanità elevarsi a una dignità più alta di questa. All’uomo è concesso il privilegio di diventare un erede di Dio e di Cristo. A coloro di grande fede si dispiegano le imperscrutabili ricchezze di Cristo, di un valore mille volte maggiore delle ricchezze del mondo. Così, attraverso i meriti di Gesù Cristo, l’uomo finito può avere la stretta comunione con Dio e il Suo amato Figlio. SL 16, 17 LC 32.4