Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

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La Verità di Cristo è smisurata, 9 aprile

Come il Padre vivente mi ha mandato ed io vivo a motivo del Padre, così chi si ciba di me vivrà anch'egli a motivo di me. Giovanni 6:57 CIF 109.1

La verità in Cristo e attraverso Cristo non conosce limiti: per lo studioso delle Scritture sarà come immergersi in una sorgente che si fa più ampia e profonda, a mano a mano che va scoprendo le sue profondità. Non comprenderemo appieno in questa vita il mistero dell’amore di Dio che ha sacrificato suo Figlio per la propiziazione dei nostri peccati. L’opera che il Redentore ha compiuto su questa terra e, e rimarrà sempre, un tema che supera e che oltrepassa la nostra immaginazione: per quanto l’uomo possa porre tutte le sue energie e facoltà mentali nello sforzo di comprendere ed esaurire questo mistero, finirà per stancarsi e indebolirsi fino allo stremo delle sue forze. Anche il ricercatore più ardente dovrà desistere, come di fronte a un oceano senza confini, senza la possibilità di avvistare terra. Su può fare esperienza della verità che è in Cristo Gesù, ma non si può spiegarla o esaurirla: la sua altezza, ampiezza e profondità superano la nostra comprensione. Anche facendo un estremo sforzo d’immaginazione, potremo intuire solo vagamente i tratti di un amore che rimane inspiegabile, indicibile, alto come il cielo, ma che si è chinato fino a terra per imprimere l’immagine di Dio su tutta l’umanità. È sicuramente possibile renderci conto, secondo le nostre capacità, dell’amore di Dio. Esso si rivela all’nimo umile e sincero. Comprenderemo la misericordia di Dio quanto più apprezzeremo il suo sacrificio per noi. Studiando con umiltà di cuore la Parola di Dio, vedremo dischiudersi davanti a noi il grandioso tema della redenzione. A mano a mano che ne scorgeremo i preziosi aspetti, che lo contempleremo e che aspireremo a comprenderlo, esso andrà rischiarandosi nelle sue altezze e profondità. La nostra vita deve essere intimamente legata a quella di Cristo. dobbiamo continuamente aspirare a ricevere da lui il pane della vita che scende dal cielo, e attingere a quella fonte sempre fresca dalla quale zampillano continuamente tesori preziosi. Se mettiamo il Signore al primo posto, se il nostro cuore trabocca di gratitudine e lode, la nostra vita religiosa sarà caratterizzata da una continua freschezza. Le nostre preghiere a Dio assumeranno la forma di una conversazione con un amico ed egli ci svelerà i suoi misteri personalmente. Quando il cristiano vivrà veramente questa esperienza, la sua vita sarà ripiena di semplicità, umiltà, dolcezza e mansuetudine, e quanti gli sono intorno noteranno la sua comunione con Gesù e i Suoi insegnamenti. Per chi fa quest’esperienza, la fede in Cristo sarà un principio rivitalizzante che pervade tutto, una forza spirituale vivente e operante. Essa manifesterà la freschezza, il vigore e la gioia di un’eterna giovinezza. COL 128-130 CIF 109.2