Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

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Cristo è morto per noi, 7 agosto

...perché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gl'ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito, 1 Pietro 3:18 CIF 229.1

La croce del Calvario ci attrae offrendoci il motivo perché dovremmo amare il nostro Salvatore, e perché dovremmo considerarlo il primo, l’ultimo e il migliore in tutto. Dovremmo andare ai piedi della croce con umiltà e pentimento. E là, mentre meditiamo il Salvatore agonizzante, il giusto per gli ingiusti, possiamo imparare la lezione di umiltà e mansuetudine. Egli con una sola parola avrebbe potuto chiamare legioni di angeli in Suo aiuto per evitare insulti e odio, ma si sacrificò per i peccatori senza fare minacce e in silenzio. Lui pregò sulla croce per i Suoi assassini; con la Sua morte pagò un prezzo infinito per ognuno di loro. Sopportò la pena dei peccati degli uomini senza un minimo lamento. Il Suo trono è eterno e il Suo regno non avrà fine. Voi, che cercate solo i piaceri nelle gioie proibite e nelle indulgenze peccaminose, venite verso Cristo, guardate la croce del Calvario, guardate la vittima che soffre al posto vostro. Solo presso a Lui potete trovare la saggezza, la Fonte della vita e la vera felicità. CIF 229.2

Voi, che vi lamentiate e mormoriate per piccoli inconvenienti e per le prove che state affrontando in questa vita, guardate a Gesù, l’Autore e sostenitore della vostra fede. Egli lasciò il Suo trono reale, il Suo comando supremo, e mettendo da parte la Sua divinità, si rivestì di umanità. Per il vostro bene fu respinto e disprezzato. Diventò povero, affinché voi attraverso la Sua povertà possiate diventare ricchi. Affidate a Lui con fede le vostre prove e i vostri guai? Non dovete dimenticare che Egli non ha mai nutrito la vendetta, anzi, pregò per i Suoi assassini dicendo: “Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno”. Luca 23:34 CIF 229.3

Davanti a tutti noi c’è un grande lavoro da fare per estirpare l’orgoglio e la vanità che occupano i nostri cuori, e attraverso la penitenza e la fede possiamo avvicinarci a Cristo... Dobbiamo rinnegare il nostro Io e combattere continuamente contro l’orgoglio. Dobbiamo nasconderci in Gesù e lasciarlo partecipare alla nostra vita mediante il nostro carattere. Mentre guardiamo costantemente a Chi è stato trafitto a causa nostra, acquisiremo forza per rimanere sempre con Lui. Le nostre vite e il nostro comportamento testimoniano quanto realmente amiamo il nostro Redentore, Colui che ci ha comprati a caro prezzo. Accostiamoci quindi a Lui per avere la pace e la felicità. Signs of the Times, March 17, 1887 CIF 229.4