Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

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Stima di una pecora smarrita, 12 luglio

In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi. 1 Giovanni 4:10 CIF 203.1

I farisei dicevano che se Gesù fosse stato un vero profeta sarebbe stato d’accordo con loro, avrebbe accettato i loro precetti e le loro massime, avrebbe trattato i pubblicani e i peccatori come li trattavano loro. Nel dare il Suo Figlio a morire per i peccati del mondo, Dio manifestò qual era la stima che Egli aveva degli uomini; poiché nel mandare Gesù in questo mondo, ha fatto alla razza umana il miglior regalo del cielo. Per questo grande sacrificio c’è richiesta la più profonda gratitudine. Qualunque sia la nostra nazionalità, il parentado o la lingua, se un uomo è bianco o nero, porta sempre l’immagine di Dio, perché lui è il prezzo del sangue di Cristo. Mostrare disprezzo, manifestare odio verso qualsiasi nazione, vuol dire manifestare il carattere di Satana. Dio ha posto la sua stima sull’uomo nel dare a Gesù una vita di umiliazione, povertà e l’abnegazione, al disprezzo, al rifiuto e alla morte, affinché l’uomo, la pecora smarrita potesse essere salvato. Ciò che è straordinario, che tutto il cielo abbia grande interesse al riscatto dell’uomo. È un fatto meraviglioso che decine di migliaia di angeli siano impiegati per salire e scendere sulla scala ideale per aiutare chi sarà erede della salvezza. Gli angeli non vengono sulla terra per denunciare e distruggere, per governare. Essi sono messaggeri di misericordia; cooperano con il loro Capitano; cooperano con gli agenti umani nel salvare le pecore smarrite. “L'Angelo dell'Eterno si accampa attorno a quelli che lo temono e li libera”. Salmo 34:7 CIF 203.2

La simpatia di tutti i cieli riguarda la pecora smarrita che vaga lontano dall’ovile. Se i farisei avessero lavorato in armonia con Dio, invece di unirsi con l’avversario dell’uomo e di Dio, non avrebbero disprezzato il sacrificio di Cristo. Quando le aspettative di Satana sono deluse dall’uomo, quando il peccatore guarda al Calvario e vede un tale sacrificio per la razza umana apostata e perduta, contempla ed è profondamente commosso dall’amore di Dio, e si pente. “In questo è l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi”. Oh! Perché non vogliamo comprendere l’amore di Dio e la Sua compassione che Egli ha manifestato all’uomo caduto? Come potremmo guardarlo e vivere! Se guardiamo a Cristo, saremo trasformati in uomini dalla gloria alla gloria. Il conflitto è entrato tra luce e oscurità. Il pastore sta cercando la povera pecora smarrita. Il povero peccatore, guarda alla croce!... Il povero cieco la cui cecità era stata guarita dal compassionevole Pastore, era la persona verso la quale, gli ipocriti farisei, sentivano un profondo odio. The Signs of the Times, November 20, 1893 CIF 203.3