Cristo Innalzato Come Figlio Di Dio

187/367

Davide scelto come pastore del popolo di Dio, 4 luglio

Allora Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno in poi lo Spirito dell'Eterno investì Davide. Poi Samuele si levò e andò a Ramah. 1 Samuele 16:13 CIF 195.1

Quando i figli di Jesse passarono davanti a Samuele, avrebbe scelto Eliab, perché era di alta statura e aveva aspetto dignitoso, ma l’angelo di Dio che gli stava accanto per guidarlo nella decisione tanto importante, lo istruì che non doveva giudicare dall’aspetto. Eliab non temeva il Signore. Il Suo cuore non apparteneva a Dio. Se fosse stato scelto, sarebbe un sovrano fiero ed esigente. Nessuno tra i figli di Jesse fu trovato idoneo a parte Davide, il più giovane, la cui umile occupazione fu quella di badare alle pecore. Egli eseguiva il suo compito di pastore con tanta fedeltà che Dio lo scelse come capitano del Suo popolo. Nel corso del tempo, egli cambiò il suo bastone di un semplice guardiano di pecore per lo scettro regale. CIF 195.2

Spiritual Gifts, 4, pp.77,78 CIF 195.3

Dio ha scelto Davide, un umile pastore, per governare il Suo popolo. Era rigoroso in tutte le cerimonie legate alla religione ebraica e si distinse per la sua audacia e incrollabile fiducia in Dio. La sua fedeltà e riverenza erano straordinarie. La sua fermezza, umiltà, amore per la giustizia e decisione di carattere, lo qualificarono per portare a termine gli alti propositi di Dio, per istruire Israele nelle loro devozioni e per governarli come un monarca generoso e saggio. La sua vita religiosa era sincera e fervente. Fu mentre Davide era così fedele a Dio, e possedendo queste caratteristiche esaltate di carattere che Dio lo chiamò “un uomo secondo il Suo cuore”. 1 Samuele 13:14 Ibid., pp. 85,86 CIF 195.4

Il grande onore conferito al giovane Davide non ebbe l’effetto di inorgoglirlo; egli, nonostante questa prospettiva, continuò tranquillamente a svolgere il suo lavoro, attendendo con serenità l’adempimento del piano di Dio. Con la stessa umiltà e modestia che aveva dimostrato prima dell’unzione, tornò sulle colline per sorvegliare e proteggere il gregge con cura ancora maggiore... Questa bella adolescenza preparava Davide a occupare un posto al fianco degli uomini più nobili della terra. I suoi talenti, preziosi doni di Dio, erano impiegati per esaltare la gloria del Creatore. La contemplazione e la meditazione lo arricchivano di quella saggezza e pietà che lo rendevano l’amico di Dio e degli angeli... L’amore che lo animava, le afflizioni che lo circondavano, i trionfi che lo aspettavano, erano tutti soggetti su cui egli rifletteva; e quando pensava all’amore che Dio aveva dimostrato nella sua vita, lo animava un profondo senso di gratitudine e adorazione, e la sua voce innalzava una melodia più ricca, e la sua arpa veniva suonata con gioia maggiore. Così il giovane pastore procedeva di forza in forza, di conoscenza in conoscenza, perché lo Spirito del Signore era con lui. PP 641,642 CIF 195.5