Un Appello Per Noi

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Affascinati Dall’amore Di Cristo, 30 novembre

Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassù, dove Cristo è seduto alla destra di Dio. Abbiate in mente le cose di lassù, non quelle che sono sulla terra. Colossesi 3:1,2 AN 351.1

Quando siamo tentati di mettere i nostri affetti sulle cose terrene, cose che hanno la tendenza ad assorbire il nostro amore, dobbiamo cercare la grazia divina per allontanarci da esse e non permettere che si impongono tra noi e il nostro Dio. Dobbiamo tenere davanti a noi l’immagine delle dimore che Gesù è andato a prepararci. Non dobbiamo permettere che le nostre case e le nostre terre, le nostre transazioni commerciali e le nostre imprese mondane, si frappongono tra noi e il nostro Dio. dovremmo tenere dinanzi a noi le ricche promesse dell’Eterno. Dovremo studiare i grandi segni che indicano gli ultimi tempi in cui viviamo... Dovremmo ora pregare con la massima serietà per essere preparati alle lotte che ci aspettano, prima che il grande giorno di Dio si presenti. dovremmo rallegrarci nella prospettiva di essere presto con Gesù. Solo Lui può sovvenire a ogni nostro bisogno... Mentre lo contempliamo, rimaniamo affascinati dalle ricchezze della gloria e dal Suo amore divino. L’amore idolatrico per le cose terrene sarà sostituito da un amore più eccelso, perché sono le cose imperiture e preziose. Dobbiamo contemplare le ricchezze eterne fino a quando i nostri affetti non saranno legati ad esse, perché così facendo potremmo diventare uno strumento nel guidare gli altri a impostare i loro affetti sui tesori celesti... Coloro che apprezzano il denaro nel modo corretto sono quelli che vedono l’opportunità nel portare la verità a tutti quelli che non hanno mai ascoltata, e quindi, con questo messo essi possono essere salvati dal potere del nemico. L’anima che accetta la verità, allontanerà le sue preferenze a favore delle cose celeste. essa vede in esse la gloria suprema e apprezza l’eccellenza di ciò che riguarda la vita eterna. È affascinato dall’invisibile e dall’eterno. Fissa il suo sguardo con ammirazione sulle glorie invisibili del mondo celeste. Si rende conto che le sue prove stanno elaborando per lui un peso di gloria molto più grande ed eterno in confronto alle sue ricchezze terrene, e alle prove che durano solo un momento. Letter 97, 1895 AN 351.2