Un Appello Per Noi

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Vedere Colui Che È Invisibile, 29 novembre

Per fede Mosè, divenuto adulto, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del Faraone... Per fede lasciò l’Egitto senza temere l’ira del re, perché rimase fermo come se vedesse colui che è invisibile. Ebrei 11:24-27 AN 350.1

“Per fede Mosè, divenuto adulto, rifiutò di essere chiamato figlio della figlia del Faraone, scegliendo piuttosto di essere maltrattato col popolo di Dio piuttosto che godere per breve tempo i piaceri del peccato, stimando il vituperio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori dell’Egitto, perché aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa”. Ebrei 11:24-26 Se gli uomini vivessero in questo modo, vedrebbero i loro volti illuminati dalla gloria di Dio, e osservandolo, sarebbero trasformati nell’immagine di Cristo. ST Jan. 9, 1893 AN 350.2

Il livello della nostra mente dipende dai nostri pensieri, e se meditiamo le cose terrene, non riusciremo a vedere ciò che è celeste. Saremo molto avvantaggiati contemplando la misericordia, la bontà e l’amore di Dio; ma se ci soffermiamo su cose terrene e temporali, subiremo una grande perdita. Inoltre, attiriamo a noi il dolore, le perplessità; faremo di un granello di sabbia una montagna... Le cose temporali non devono... attirare la nostra mente, e i nostri pensieri non devono soffermarsi sulle cose terrene. Dobbiamo disciplinare ed educare la mente in modo da poter pensare alle cose celesti, di soffermarci su cose invisibili ed eterne, al fine di discernere la visione spirituale. Vedendo Colui che è invisibile, possiamo ottenere la forza della mente e il vigore dello spirito... In qualunque posto siamo chiamati dalla provvidenza di Dio, possiamo con fiducia aspettarci che Dio verrà in nostro aiuto. Non dobbiamo diventare un burattino delle circostanze, ma essere al di sopra di esse... Quando siamo messi nelle posizioni di prova, prova che non ci piace, perché testa la nostra pazienza e la nostra fede, non dobbiamo sprofondare nello sconforto, ma prendere una presa di posizione più ferma su Dio; dobbiamo provare che i nostri affetti non li poniamo sulle cose terrene ma sulle cose superiori, che stiamo guardando a Gesù, l’Autore e testimone della nostra fede. Gesù deve essere per noi l’inizio e la fine, il primo e l’ultimo. Deve essere la nostra forza in ogni momento della vita. Ibid. AN 350.3