Un Appello Per Noi

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Quando La Perdita Diventa Guadagno, 6 luglio

Fate attenzione e guardatevi dall’avarizia, perché la vita di uno non consiste nell’abbondanza delle cose che possiede. Luca 12:15 AN 200.1

Una caratteristica segnalata negli insegnamenti di Cristo è la frequenza e la serietà con cui ha rimproverato il peccato della cupidigia e ha sottolineato il pericolo nell’acquisizioni mondane e l’amore disordinato di guadagno.... Quando la testa e le mani sono costantemente occupati con la fatica di l’accumulare le ricchezze, le rivendicazioni di Dio per l’umanità sono dimenticate. RH Oct. 17, 1882 AN 200.2

Il desiderio di possedere molti mezzi preziosi è forte. Invece se usate questi tesori nel modo prudente e saggiamente, senza alcun abuso, diventeranno una benedizione... Poiché gli esseri umani possiedono un corpo, una testa e un cuore, ai quali devono provvedere, è necessario mantenere il corpo in condizioni di occupare una posizione decorosa nel mondo. Non si tratta di conformarsi alle norme mondane — in nessun modo — ma si tratta di esercitare un influsso per il bene nel mondo. AN 200.3

La povertà, la fame, la nudità, la mancanza di casa o di un nome, o di essere preso in simpatia, sono cose che si desidera avere più della Verità. Eppure la Verità dovrebbe essere amata prima di ogni altra cosa perché è immortale. E se l’accettiamo, per certo conquisteremo la gloria immortale e le ricchezze eterne... Se Dio non vi ha dato un potere di ottenere ogni cosa, e perché desidera che vi sottomettiate alla sua volontà. L’Infinito Creatore è il proprietario di tutte le cose. Qualsiasi perdita che dovete sostenere oggi fedelmente, sarà ricompensata nella futura vita immortale. Ecco le glorie del firmamento! Colui che distese sopra di noi il baldacchino glorioso, che se il sole, la luna e le stelle fossero stati spazzati via, potesse chiamarli di nuovo in esistenza in un attimo, non ricompenserebbe i suoi servi fedeli perché gli sarebbero obbedienti anche se avessero perso la ricchezza, onore o anche un regno per il suo bene? Letter 41, 1877 AN 200.4