Contemplare La Vita Di Cristo

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Santificazione abbraccia tutto l’essere, 11 marzo

Ora il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l’intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo CC 80.1

1 Tessalonicesi 5:23 CC 80.2

La santificazione indicata nella Scrittura coinvolge tutto l’essere: lo spirito, l’anima e il corpo. Paolo pregava per i Tessalonicesi affinché l’intero vostro spirito, anima e corpo, siano conservati irreprensibili, per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. (1 Tessalonicesi 5:23) Ai credenti di Roma scriveva: .Io vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio...(Romani 12:1) CC 80.3

Al tempo dell’antico Israele ogni offerta presentata a Dio come sacrificio era esaminata accuratamente. Se l’animale aveva un’imperfezione, veniva scartato perché Dio aveva ordinato che l’offerta fosse senza difetti. I cristiani sono esortati a presentare i loro corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio. Per farlo, tutte le loro energie devono essere conservate nelle migliori condizioni possibili. Ogni abitudine che indebolisce il vigore fisico o mentale squalifica l’uomo per il servizio del suo Creatore. CC 80.4

Dio non può accontentarsi se non gli offriamo il meglio. Gesù disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore...(Matteo 22:39) Coloro che amano Dio con tutto il cuore proveranno il desiderio di offrirgli il servizio migliore e si sforzeranno continuamente di sottoporre ogni facoltà del loro essere a quelle leggi che potenzieranno le loro capacità di adempiere alla sua volontà. Essi, perciò, non si renderanno né deboli né contaminati, cedendo agli appetiti e alla sensualità, quell’offerta che presentano al Padre celeste. CC 80.5

Pietro dice: Diletti, io vi esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dalle carnali concupiscenze, che guerreggiano contro l’anima... (1 Pietro 2:11) Ogni peccato tende a offuscare le facoltà dell’essere e a indebolire le percezioni mentali e spirituali. Come risultato, la Parola e lo Spirito di Dio avranno ben poca presa sul cuore. Paolo scrive ai Corinzi: ... purifichiamoci d’ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timor di Dio. (2 Corinzi 7:1) Tra i frutti dello Spirito, amore, allegrezza, pace, longanimità, benignità, bontà, fedeltà, dolcezza, l’apostolo inserisce anche la temperanza. (Galati 5.22) CC 80.6

Nonostante queste dichiarazioni ispirate, quanti cristiani annientano le loro facoltà nella ricerca del guadagno e nel culto che rendono alla moda. Quanti avviliscono la loro natura umana, che è immagine di Dio, con la golosità, il vino e i piaceri proibiti... e il cui corpo è il tempio dello Spirito Santo, non deve diventare schiavo di abitudini nocive. Le sue facoltà appartengono a Cristo che l’ha riscattato al prezzo del Suo sangue. CC 80.7

The Great Controversy, pp. 473-475 CC 80.8