Contemplare La Vita Di Cristo

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La promessa della nuova alleanza, 23 febbraio

Questo è il patto, che farò con loro dopo quei giorni, dice il Signore, io metterò le mie leggi nei loro cuori e le scriverò nelle loro menti, aggiunge: E non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità. CC 64.1

Ebrei 10:16,17 CC 64.2

È il Creatore degli uomini, l’autore stesso della legge che dichiara di non avere nessuna tentazione di abolire i Suoi comandamenti. Nella natura, dal più piccolo atomo fino ai pineti che ruotano nell’universo, tutto ubbidisce a delle leggi. L’ordine e l’armonia dipendono da queste leggi. Esistono anche dei principi di giustizia che regolano la vita degli esseri intelligenti e il benessere del mondo dipende dalla loro applicazione. Queste leggi esistevano prima che la terra fosse creata. Anche gli angeli le rispettano e affinché regni l’armonia fra il cielo e la terra, l’uomo deve ubbidire agli ordini divini. Nel giardino dell’Eden quando le stelle del mattino cantavano in coro e le creature celesti gridavano di gioia (Giobbe 38:7), Cristo aveva presentato ad Adamo i principi della Sua legge. L’opera di Cristo non prevedeva l’annullamento della legge, al contrario mirava ad aiutare l’uomo perché potesse applicarla. CC 64.3

Il discepolo prediletto, che ascoltò in quell’occasione le parole di Gesù, molto tempo dopo, ispirato dallo Spirito Santo, sottolineò il carattere eterno della legge e affermò: Chi commette il peccato va contro la legge di Dio, perché peccare, vuol dire mettersi contro la Sua volontà. (1 Giovanni 3:4) E aggiunge che la legge a cui si riferisce non è un comandamento nuovo; lo avete fin da quando siete di Cristo. È un comandamento antico, è il messaggio che avere udito. (2:7) Parla di una legge che esisteva alla creazione e poi venne ripetuta al Sinai. La sua missione consisteva nel rendere una legge grande e magnifica (Isaia 42:21), cioè nell’indicarne la natura spirituale, presentarne la profondità e confermare l’obbligo dell’uomo nell’adempierne i precetti. CC 64.4

La natura divina di Cristo conferisce al Suo carattere una bellezza che supera quella degli uomini più nobili e amabili rendendola, al confronto, solo un pallido riflesso. Di questa bellezza Salomone ispirato scrive: Lo sì riconosce tra mille... tutto in lui risveglia il mio desiderio. (Cantico dei Cantici 5:10-16) Davide contemplando in una visione profetica afferma -Tu sei il più bello di tutti gli uomini. (Salmo 45:3) CC 64.5

Gesù, l’immagine perfetta del Padre, il fulcro della sua gloria, il Redentore che si sacrifica nella sua missione d’amore sulla terra, era la rappresentazione vivente delle caratteristiche della legge di Dio. Con la sua vita egli dimostrava che l’amore divino e i principi cristiani sono il fondamento di leggi eternamente giuste. CC 64.6

Fintanto ch e il cielo e la terra continueranno a esistere, anche i principi divini saranno validi. CC 64.7

Thoughts From the Mount of Blessing, pp. 48-51 CC 64.8