Contemplare La Vita Di Cristo

54/366

Spiritualità della legge, 22 febbraio

Io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento. CC 63.1

Matteo 5:17 CC 63.2

Fu Cristo stesso che dall’alto del monte Sinai, avvolto dalle fiamme e sceso dal rumore dei tuoni, proclamò la legge di Dio. La gloria dell’Eterno si manifestò sulla cima del monte come un fuoco divorante, la Sua presenza scuoteva tutta la montagna e i figli d’Israele, prostrati e terra, assistettero intimoriti alla presentazione dei comandamenti della legge. CC 63.3

Dopo il lungo periodo di schiavitù in Egitto, il popolo d’Israele era insensibile e aveva bisogno di riconoscere la potenza e la maestà divina ma, Dio si rivelò comunque un Dio d’amore. CC 63.4

La legge del Sinai era l’espressione dell’amore in quanto principio e rivelava alla terra la legge del cielo. Solo grazie alla potenza di un Mediatore gli uomini avrebbero potuto conformarsi ai suoi principi. Dio aveva rivelato l’obiettivo della legge quando aveva dichiarato a Israele: Voi sarete un popolo interamente consacrato a me. (Esodo 22:30) CC 63.5

Ma Israele non comprese la natura spirituale della legge e troppo spesso la sua ubbidienza invece di essere l’espressione dei desideri del cuore, era frutto dell’osservanza di forme e cerimonie. Nel suo carattere, e tramite la sua opera, Gesù dimostrò la natura di Dio, cioè la santità, la misericordia e l’amore paterno. Egli sottolineò l’inutilità di un’ubbidienza puramente esteriore, ma i capi del popolo non compresero le sue parole. Essi pensavano che egli considerasse con troppa leggerezza gli obblighi espressi nella legge e quando indicò loro i principi che dovevano motivare l’ubbidienza richiesta da Dio, preoccupati solo dalle forme, lo accusarono di voler annullare la legge. CC 63.6

Le parole di Cristo, pronunciate con calma, manifestavano una fermezza e una potenza che colpiva la gente. Essi si aspettavano che parlasse delle tradizioni e delle prescrizioni dei rabbini, ma rimasero stupiti perché insegnava come uno che ha piena autorità. (Matteo 7:29) I farisei si resero conto della grande differenza fra il loro metodo di insegnamento e quello di Cristo. Capirono che la maestà, la bellezza e la purezza della Verità, con il suo profondo influsso, colpiva la mente di chi era stato attratto dall’amore del Salvatore. CC 63.7

In realtà il Salvatore non aveva detto nulla che fosse contrario ai principi e alle istruzioni che lui stesso aveva dato a Mosè. I preziosi insegnamenti che questo grande condottiero aveva comunicato al suo popolo li avevano ricevuti da Cristo. Mentre molti pensavano dentro di loro che egli si fosse espresso contro la legge, Gesù rivelò tramite queste parole indimenticabili il suo atteggiamento nei confronti dei principi della legge: Non dovete pensare che io sia venuto aa abolire la legge di Mosè e gli insegnamenti dei profeti...(Matteo 5:17) CC 63.8

Thoughts From the Mount of Blessing, pp. 45-48 CC 63.9