Contemplare La Vita Di Cristo

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L’immagine di Cristo, 10 gennaio

Voi dunque siate perfetti, com’è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli CC 21.1

Matteo 5:48 CC 21.2

L’ideale del cristiano è avere un carattere simile a quello di Cristo. Come il Figlio dell’uomo è stato perfetto nella Sua vita, così i Suoi discepoli devono esserlo nella loro. Gesù in tutte le cose era simile ai Suoi fratelli. Divenne un uomo come noi. Provò fame, sete e stanchezza. Ebbe bisogno di cibo e riposo. Condivise la sorte dell’uomo ma, nonostante ciò fu irreprensibile Figlio di Dio manifestato in carne. Il Suo carattere deve essere il nostro. Il Signore dice a tutti quelli che credono in lui: Abiterò e camminerò in mezzo a loro, sarò Dio ed essi saranno il mio popolo. (2 Corinzi 6:16) CC 21.3

Cristo è la scala vista da Giacobbe, la cui base poggiava sulla terra e la cui cima giungeva sino alle porte del cielo, alla soglia della gloria. Se quella scala non poggiasse sulla terra, anche per un solo gradino, noi saremo perduti; ma Cristo arriva accanto a noi, là dove siamo. Ha assunto la nostra natura e ha vinto affinché anche noi, prendendo la sua, possiamo vincere. Egli ha rivestito una carne simile a carne di peccato, (Romani 8:3) ma ha vissuto una vita senza peccato. Ora con la Sua divinità siede sul trono dei cieli, mentre con la sua umanità scende fino a noi. Egli ci esorta a raggiungere, mediante la fede in lui, la gloria del carattere di Dio. Voi dunque siate perfetti, com’è perfetto il Padre vostro celeste. CC 21.4

Dopo aver mostrato la natura della giustizia che ha la sua fonte in Dio, Gesù enumera alcuni doveri pratici. Nelle elemosine, nelle preghiere e nei digiuni, nulla deve essere fatto per attirare l’attenzione o per ottenere lodi. Bisogna dare con spontaneità per aiutare i bisognosi che soffrono. Nella preghiera occorre ricercare la comunione con Dio. Nel digiuno non si deve chinare il capo e nello stesso tempo nutrire sentimenti di egoismo. Il cuore dei farisei era un terreno sterile in cui non poteva germogliare nessun seme di vita divina. Solo colui chi si consacra pienamente a Dio riesce a rendergli un culto ben accetto. Mediante la comunione con Dio gli uomini divengono suoi collaboratori e riflettono il suo carattere nell’umanità. CC 21.5

Il servizio reso con sincerità di cuore ha una grande ricompensa. Il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. (Matteo 6:4) Il carattere si forma sotto l’influsso della grazia di Cristo. Lo Spirito riacquista così la sua bellezza primitiva. Le doti del carattere di Cristo ci vengono trasmesse e l’immagine del divino ritrova il suo splendore. Gli uomini e le donne che camminano e lavorano con Dio emanano pace e vivono nell’atmosfera del cielo. Per loro il regno di Dio è già iniziato. Posseggono la gioia di Cristo, di chi è la fonte di benedizione per l’umanità. Hanno ricevuto l’onore di servire il Maestro e lavorare nel Suo nome. CC 21.6

The Desire of Ages, pp. 311, 312 CC 21.7