Contemplare La Vita Di Cristo

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Cristo morì a causa del peccato, 9 gennaio

Poiché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. CC 20.1

Giovanni 3:16 CC 20.2

Il peccato è nato dall’egoismo. Lucifero, il cherubino protettore, desiderò essere il primo in cielo. Cercò di ottenere il controllo degli angeli, di allontanarli dal Creatore, di accaparrarsi la loro considerazione. Perciò calunniò Dio, addossandogli il desiderio dell’esaltazione di sé; cercò di attribuire all’amorevole Creatore le proprie caratteristiche malvagie. In questo modo ingannò gli angeli e poi gli uomini indussero a dubitare della parola di Dio e a diffidare della Sua bontà. Siccome Dio è giusto e grande Maestà, Satana lo dipinse ai loro occhi come severo e spietato. Nello stesso modo trascinò gli uomini a unirsi a lui nella ribellione contro Dio, e una notte di dolore scese sul mondo. CC 20.3

La terra era nelle tenebre perché non comprendeva Dio. Perché le cupe ombre fossero rischiarate e il mondo si riconciliasse con Dio, occorreva che la potenza ingannatrice di Satana fosse infranta; ma ciò non poteva avvenire con la forza. L’uso della forza è contrario ai principi del governo di Dio, il quale accetta solo un servizio d’amore; e questo non può essere imposto; non può essere conquistato con la forza o con l’autorità. Solo l’amore suscita amore. Conoscere Dio significa amarlo. Si doveva manifestare il Suo carattere che è l’opposto di quello di Satana; un solo essere in tutto l’universo avrebbe potuto farlo. Solo Colui chi conosce la profondità e l’altezza dell’amore di Dio avrebbe potuto farlo conoscere. Allora sull’oscura notte del mondo sarebbe sorto il Sole di Giustizia. Ma per voi che avete timore del mio nome spunterà il sole della giustizia, la guarigione sarà nelle Sue ali. (Malachia 4:2) CC 20.4

Il piano della nostra redenzione non fu un ripiego, concepito dopo la caduta di Adamo. Esso è la rivelazione del mistero che fu tenuto nascosto fin dai tempi più remoti, (Romani 16:25) la manifestazione dei principi che sono alla base del governo di Dio sin dall’eternità. Fin dal principio, il Padre e il Figlio sapevano che si sarebbe verificata l’apostasia di Satana e la caduta dell’uomo a causa delle sue tentazioni e dei suoi inganni. Dio non aveva voluto l’esistenza del peccato, ma in anticipo aveva previsto i mezzi per affrontare questa terribile situazione di emergenza. CC 20.5

Poiché Gesù è venuto a vivere con noi, noi sappiamo che Dio conosce le nostre lotte e simpatizza con i nostri dolori. Tutti, figli e figlie di Adamo, possono capire che il nostro Creatore è l’Amico dei peccatori. In ogni insegnamento della grazi, in ogni promessa di felicità, in ogni atto di amore, in ogni aspetto della vita del Salvatore su questa terra possiamo infatti, scorgere Dio con noi. CC 20.6

The Desire of Ages, pp. 21-24 CC 20.7