La Verità Sugli Angeli

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La prima tentazione

Satana allora ragionò con Cristo: Se le parole dette dopo il suo battesimo erano effettivamente le parole di Dio — che Egli era il Figlio di Dio — pertanto non aveva ragione di aver fame. Poteva dar prova della sua divinità e mostrare il suo potere cambiando in pane le pietre del deserto. VA 148.1

Redemption or the First Advent of Christ With His Life and Ministry 48 VA 148.2

Satana disse a Gesù che la sua missione di salvezza avrebbe richiesto di calcare il sentiero macchiato di sangue, ma che non era necessario percorrerlo. Come, Abramo, anche Cristo doveva essere provato per dimostrare la perfetta ubbidienza. Fingendo d’essere lo stesso angelo che aveva trattenuto la mano di Abramo affinché non sacrificasse Isacco, gli disse che era stato inviato per fermare il suo digiuno e salvare la sua vita. Non aveva bisogno di sopportare la fame né di morire d’inedia. Lui era venuto in suo aiuto per agevolare il piano di salvezza. RH 4 agosto 1874 VA 148.3

Allora (Satana) richiamò l’attenzione di Cristo sul proprio aspetto angelico. Rivestito di luce e potere, sosteneva d’essere un messaggero venuto direttamente dal trono celeste, e dichiarò che aveva il diritto di chiedere delle prove se Cristo era il Figlio di Dio. RH 4 agosto 1874 VA 148.4

Fu nelle sue parole e non per il suo aspetto, che il Salvatore riconobbe il nemico. RH 22 luglio 1909 VA 148.5

Nel prendere la natura umana, Cristo non mantenne l’aspetto degli angeli del cielo. Fu una delle umiliazioni che accettò volontariamente per diventare il Redentore del mondo. Satana, insisteva, che se Cristo era davvero il Figlio di Dio, avrebbe dovuto dare qualche prova del Suo carattere divino. Suggerì che Dio non avrebbe mai lasciato suo Figlio in condizioni tanto deplorevoli. VA 148.6

Dichiarò che uno degli angeli del cielo era stato cacciato dal cielo, e che il suo aspetto indicava che invece di essere il Re del cielo, lui era veramente quest’angelo caduto, respinto da Dio e abbandonato dagli uomini. Richiamando l’attenzione sul suo magnifico aspetto, la su bellezza, la luce e la forza, confrontò la propria gloria con lo stato deplorevole di Cristo. 2 SP 91 VA 149.1