Volgi lo sguardo a Gesù

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Luglio 6—La misura della protezione divina

“Ora se Dio riveste in questa maniera l’erba del campo, che oggi è e domani è gettata nel forno, quanto più vestirà voi o uomini di poca fede?”. Matteo 6:30 VG 195.1

Cristo insegnò ai suoi discepoli che la misura dell’attenzione divina concessa a una qualsiasi delle opere di Dio è proporzionale alla posizione che occupa l’oggetto nella creazione. Il piccolo passero, apparentemente il più insignificante degli uccelli, è guardato dalla Provvidenza. Non può cadere a terra senza che il nostro Padre celeste lo noti. I fiori del campo, l’erba verde che riveste la terra, tutto condivide l’attenzione e le cure del nostro Padre celeste. VG 195.2

“Guardate gli uccelli del cielo” disse Cristo “essi non seminano, non mietono e non raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto più di loro? E chi di voi con la sua sollecitudine può aggiungere alla sua statura un sol cubito? Perché siete in ansietà intorno al vestire? Considerate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; eppure vi dico, che Salomone stesso con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro” (Matteo 6:26-29). VG 195.3

Se i gigli del campo sono oggetto del grande Maestro Artista che ha dispensato le sue cure, facendoli in modo meraviglioso che superano la gloria di Salomone, il più grande re che abbia mai impugnato uno scettro, se fece dell’erba del campo uno squisito tappeto per la terra, possiamo immaginare l’attenzione che Dio dà all’uomo, che fu fatto a sua immagine? VG 195.4

Il Signore diede all’uomo l’intelletto in modo che potesse comprendere qualche cosa di meglio delle cose belle della natura. Conduce l’agente umano a una sfera più elevata della verità, nobilitando la mente sempre di più, rivelandogli l’intelligenza divina. E nel libro della Provvidenza di Dio, nel libro della vita, ognuno ha una pagina dedicata. Questa pagina contiene ogni dettaglio della sua storia. Anche i capelli della sua testa sono tutti contati. I figli di Dio non sono mai assenti dai suoi pensieri. Anche se il peccato esisteva da secoli, cercando di contrastare la corrente d’amore che fluisce da Dio verso la razza umana, l’amore e le cure che Dio offre agli esseri che creò a sua immagine non hanno cessato di crescere in ricchezza e abbondanza. VG 195.5

“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo figlio unigenito, affinché tutti quelli che credono in Lui, non si perdano, ma abbiano la vita eterna”. VG 195.6

Coronò la sua benevolenza con l’inestimabile dono di Gesù. Per mezzo di questo sacrificio, un flusso di guarigione, di vita e grazia celeste fu riversato sul nostro mondo. Questo è stato il dono di Dio per l’uomo, un dono che sfida ogni calcolo…. VG 195.7

Nel riversare tutto il tesoro del cielo in questo mondo, donandoci in Cristo la pienezza del cielo stesso, Dio ha acquisito le capacità e l’affetto degli esseri umani. VG 195.8

(Lettera 4 del 1 Luglio 1896, diretta “Agli uomini che occupano posti di responsabilità”) VG 195.9