Volgi lo sguardo a Gesù

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Maggio, 26—Più che profeta

“Figlio d’uomo, io ti ho stabilito come sentinella per la casa d’Israele; quando udrai, li avvertirai da parte mia”. Ezechiele 3:17 VG 154.1

Ieri sera mi trovavo a una delle nostre riunioni, quando ebbi una visione, diedi una decisa testimonianza sulla verità presente e sui nostri attuali doveri. Dopo aver terminato il discorso, molti mi circondarono esponendo degli interrogativi. Desideravano avere molte spiegazioni a proposito di questo punto, o di quell’altro punto, e di più punti ancora, alla fine dovetti dire: “Uno per volta, per favore, altrimenti mi confondete”. VG 154.2

Allora diressi loro un appello, dicendogli: “Per anni avete avuto molte prove che confermavano che il Signore mi ha dato un',opera da fare. Quelle evidenze non avrebbero potuto essere più grandi di quello che sono. Allontanerete da voi tutte le evidenze come se fossero una ragnatela, per i suggerimenti d’incredulità di un uomo? Quello che arreca dolore al mio cuore è il fatto che, coloro che ora si sentono perplessi e tentati ebbero abbondanti prove e opportunità di valutazione, di pregare e di comprendere, ciononostante, non discernono la natura dei sofismi che gli sono presentati per influenzarli, affinché rifiutino gli avvertimenti che Dio ha dato per salvarli dagli inganni di questi ultimi giorni”. VG 154.3

Alcuni hanno inciampato perché io ho detto di non pretendere d’essere una profetessa, e hanno domandato: “Perché”. VG 154.4

Non ho pretese da presentare, salvo quella che mi è stata data, che sono la messaggera del Signore…. All’inizio della mia opera varie volte mi fu presentata la seguente domanda: “Lei è una profetessa?” Io ho sempre risposto: “Sono la messaggera del Signore”. Se molti mi hanno chiamato profetessa, io non ho mai reclamato questo titolo. Il mio Salvatore mi dichiarò sua messaggera. “La tua opera — disse il Signore — è portare la mia Parola”. “Avverranno cose strane. Io ti misi da parte nella tua gioventù per portare il messaggio a chi sbaglia, per portare la Parola agli increduli affinché con la penna e la voce, disapprovi, sulla base della Parola, le azioni che non sono corrette. Esorta con la Parola! Io apro la mia Parola “davanti” a te…. Il mio Spirito e il mio potere saranno con te. VG 154.5

Non temere gli uomini, perché il mio scudo ti proteggerà. Non sei tu che parla. È il Signore che dà il messaggio di avvertimento e rimprovero. Mai ti svierai dalla verità in nessuna circostanza. Dà la luce che io ti darò. I messaggi per questi ultimi giorni si dovranno scrivere nei libri e ivi dovranno essere immortalati, col fine di testimoniare contro di quelli che una volta si rallegrarono nella luce, ma che sono stati spinti ad abbandonarla grazie agli influssi seduttori del male”. VG 154.6

(Manoscritto 63, del 26 Maggio 1906, “Una messaggera”) VG 154.7