Volgi lo sguardo a Gesù

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Maggio, 8—Quando si commettono errori

“Lasci l’empio la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri, e ritorni all’Eterno che avrà compassione di lui, e al nostro Dio che perdona largamente”. Isaia 55:7 VG 136.1

Anche se un velo nasconde il futuro, voi avete la conoscenza delle misericordie del Signore in passato. Non lasciatevi scoraggiare dalle difficoltà. Siete passati attraverso le tribolazioni e di nuovo sarete chiamati ad affrontare altre difficoltà. Avete vissuto esperienze sgradevoli, e queste esperienze potranno ripetersi. Siete stati tentati, e sarete tentati di nuovo. VG 136.2

Non conosciamo quello che sta davanti a noi, ma sappiamo che abbiamo il privilegio di consegnare le nostre anime a Dio, il nostro Creatore. Ringraziamolo poiché Egli è un rifugio nella tribolazione. Ricordiamo che Cristo è un aiuto presente in ogni momento di necessità. Le promesse della Parola di Dio sono ricche, piene e gratuite. Dio è con noi, ha cura di noi. VG 136.3

Dio si rivela in Cristo. Il nostro Salvatore è l',immagine del Dio invisibile. Oh! Quanto possiamo essere vicino al cielo! “Chi ha visto me, ha visto il Padre” (Giovanni 14:9) dichiarò Cristo. VG 136.4

Non permettiamo che i nostri affari mondani assorbano le nostre energie. Non permettiamo che nessuno occupi il posto che Dio dovrebbe riempire. VG 136.5

Dobbiamo avere periodi di riposo: momenti separati per la meditazione, la preghiera, e il refrigerio spirituale. Cristo andava facendo del bene, guarendo ogni tipo di malattia e perdonando tutti i peccati, consolando gli afflitti, dissipando la tristezza mediante la sua presenza. Contempliamolo; Egli ha la stessa compassione e benevolenza di Dio. VG 136.6

Cerchiamo il Signore…. Non dimenticate mai che voi siete figli di Dio. Non preoccupatevi per quello che non potete impedire. Se si commettono errori, andate dal compassionevole Salvatore e chiedetegli perdono. Ditegli che desiderate fare la sua volontà. Siate cortesi con Dio. Ricordate che Lui ha cura di voi e che sarà un aiuto presente in ogni momento di necessità. Le sue “tenere compassioni sono su tutte le sue opere”. VG 136.7

È nostro privilegio aprire i nostri cuori e permettere che il Salvatore entri. Lodiamolo per lo splendore della sua presenza. Portiamo la luce del sole del suo amore sui nostri visi e riflettiamola nelle nostre parole. Allora la sua gioia sarà in noi, e la nostra gioia sarà completa. . . VG 136.8

Il vigore della vita superiore deve essere introdotto nell’opera della nostra vita. Questo ci legherà l’uno all’altro con Dio. È necessario che l’amore di Cristo s’introduca nella nostra esperienza. Allora ci ameremo gli uni gli altri come Cristo ci amò. VG 136.9

(Lettera 81,8 maggio,1903, diretta al Dott. D. H. Kress, che era direttore dell’Ospedale di Sidney, e a sua moglie) VG 136.10