Volgi lo sguardo a Gesù

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Aprile 24— Glorificate Dio, non l’uomo

“L’anima mia si glorierà nell’Eterno, gli umili lo udranno e si rallegreranno”. Salmo 34:2 VG 122.1

Stavo per scrivere alcune parole di incoraggiamento a qualcuno che avevo aiutato nell’opera… in un momento in cui le cose erano molto difficili. Ma una mano si collocò sulla carta impedendomi di scrivere, e una voce mi disse: “Queste parole di lode faranno male alla persona cui sono dirette. Dio è il grande Architetto. Glorificate Lui non l’uomo”…. Dobbiamo essere vigili nel non lodare o adulare nessun essere umano. Non mettiamo davanti ai servi del Signore la tentazione della lode umana. È Dio che abilita gli uomini e le donne per realizzare il bene. Lui è dietro a ogni operaio. Senza il suo potere, l’uomo è impotente…Ci sono alcuni che hanno preparato la strada per la realizzazione di una buona opera mediante l',abnegazione e il proprio sacrificio, e che ancora non hanno le capacità che li abiliteranno a portare avanti l’opera con successo, verso un certo grado di sviluppo. Il fratello S. è stato grandemente benedetto da Dio. Il Signore lo usò per iniziare l’opera in H. Ma lui non deve pensare che, per questo, è idoneo per portare avanti l’opera della scuola ad un livello più ampio ed elevato, nel quale deve essere sviluppata. VG 122.2

Altri, che sono stati educati e allenati sono abilitati per questo lavoro; devono farsi carico dell’opera già iniziata e portarla avanti. Ciononostante, il Signore non stima di meno quelli che mediante il sacrificio e l’abnegazione hanno preparato il cammino affinché l’opera potesse avanzare. Gli operai del Signore non devono pensare che loro sono i giudici, riguardo alle posizioni che dovrebbero occupare. Ricordino tutti che vi sono delle linee differenti di lavoro, e che tutte sono necessarie. I taglialegna e le piogge compiono un servizio accettabile e hanno successo, dove certamente altri fallirebbero. . .Contempla Gesù! Non rischiare di perdere tutto quello che è stato fatto cedendo davanti all’abbattimento e allo sconforto. Tracciamo sentieri retti per i nostri passi, non sia che lo zoppo si allontani dal retto cammino… VG 122.3

L’uomo che è più vicino al Signore è quello che spera in Lui come chi spera nel mattino. Colui che ha poca stima di sé stesso ma pone tutta la sua fiducia in Dio, attaccandosi a Lui strettamente sarà salvato. Il Signore ha un gran interesse per tutta l’opera che l’uomo sta facendo per Lui. Dobbiamo credere in Lui. Questa fiducia in Lui è nelle nostre mani. Nel giorno della resa dei conti il Testimone Fedele ci dimostrerà di come abbiamo fatto il nostro lavoro. Facciamo quindi del nostro meglio. Se il Signore è accanto a noi allora la nostra opera prospererà. VG 122.4

(Lettera 64, del 24 Aprile 1902, diretta a J. E. White, che stava lavorando in favore della gente di colore nel sud degli Stati Uniti). VG 122.5