Messaggio ai giovani

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Amicizie cristiane

La vita di ogni giorno presenta una serie di lotte e difficoltà in cui siete coinvolti attivamente. Nei momenti difficili siete disposti a rinunciare alle vostre aspirazioni per pregare Gesù con ardore e chiedere il suo aiuto? Molti affermano che non c’è nulla di male ad andare a un concerto piuttosto che partecipare a un incontro di preghiera, o a disertare delle riunioni in cui i messaggeri di Dio hanno qualcosa da dire da parte sua. Se volete sentirvi al sicuro, andate dove il Cristo vi ha invitati. MG 95.4

Coloro che tengono in considerazione le parole del Cristo non disdegneranno le riunioni di preghiera o gli incontri in cui i messaggeri di Dio parlano di argomenti che hanno un valore eterno. Gesù ha detto: “...se due o tre si riuniscono per invocare il mio nome, io sono in mezzo a loro”. Matteo 18:20. Preferite assecondare i vostri desideri e rinunciare alle benedizioni? In situazioni del genere la negligenza esercita un influsso determinante non solo su di voi, ma anche sui vostri amici. MG 96.1

Se le persone che si definiscono discepoli del Cristo lo fossero effettivamente, penserebbero come lui e realizzerebbero i piani di Dio. Resisterebbero alle tentazioni e dimostrerebbero di preferire gli incontri con il Cristo anziché i piaceri frivoli che offre la società. Eserciterebbero un influsso determinante sugli altri e li porterebbero a imitare il loro esempio. MG 96.2

I fatti sono più eloquenti delle parole e coloro che amano il piacere non possono apprezzare il privilegio di far parte del popolo di Dio. Sottovalutano la possibilità di esercitare un influsso positivo sulle persone che frequentano. Grazie a loro, potrebbero essere trasformate dallo Spirito di Dio. Chi si unisce a coloro che frequentano i divertimenti mondani? Gesù non è con loro per benedirli. Satana propinerà alla nostra mente tante distrazioni per distoglierla dalle questioni che riguardano l’eternità. È una delle sue opportunità per confondere la giustizia con il peccato. MG 96.3

Quando si frequentano ambienti di dubbia moralità, si crea l’abitudine di interessarsi a divertimenti che esaltano i sensi e indeboliscono le energie spirituali. Coloro che amano il piacere possono anche mostrare un’apparenza di bontà, ma in realtà non hanno un vero rapporto con Dio. La loro fede è morta, il loro zelo si è esaurito. Non si sentono più in obbligo di rivolgere una parola opportuna a chi è lontano dal Cristo per invitarlo a consacrarsi a Dio. — The Youth’s Instructor, 23 aprile 1912; 30 marzo 1893. MG 96.4