Messaggio ai giovani

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Capitolo 147: Ospiti non credenti

Non è prudente fare amicizia con coloro che non hanno rapporti con Dio e che hanno un comportamento che a lui dispiace. Eppure, quanti cristiani si avventurano su terreni proibiti. Molti ricevono a casa parenti che si rivelano persone superficiali e irreligiose. MG 301.4

Molte volte questi ospiti irriverenti nei confronti di Dio danno un cattivo esempio che colpisce negativamente i bambini e rimane impresso nella loro mente per molto tempo. L’influsso che essi esercitano è lo stesso che i cananei esercitavano sugli ebrei con cui entravano in contatto... MG 301.5

Molti pensano di dover scendere a compromessi per soddisfare parenti e amici atei. Poiché non è facile stabilire un limite, scendere a compromessi anche una sola volta induce a farlo nuovamente. Ben presto, coloro che un tempo seguivano fedelmente il Cristo si adatteranno alle abitudini della società. A questo punto il rapporto con Dio si spezza. Di cristiano rimane soltanto il nome. Quando arriva il momento della prova, la fede si rivela inconsistente. Essi si sono venduti al nemico insieme ai loro figli. Hanno disonorato Dio e, quando il suo giusto giudizio sarà noto a tutti, essi raccoglieranno ciò che avranno seminato. Il Cristo si rivolgerà a loro con le stesse parole che indirizzò a Israele: “Voi però non dovevate scendere a patti con gli abitanti di questa terra, ma distruggere i loro altari. Invece, che cosa avete fatto?...” Giudici 2:2. — The Signs of the Times, 2 giugno 1881. MG 301.6