La famiglia cristiana

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Capitolo 48: Il rispetto per i genitori

Un comandamento che riguarda tutti

“Onora tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che il Signore, il tuo Dio, ti dà”. Esodo 20:12. Questo è il primo comandamento accompagnato da una promessa. Esso riguarda i bambini e i giovani, gli adulti e le persone anziane. Non esiste nessun periodo della vita in cui si è dispensati dall’onorare i propri genitori. Questa esigenza solenne si applica a tutti i figli e a tutte le figlie, questa è una delle condizioni del prolungamento della loro vita nel paese che Dio offrirà a coloro che saranno stati fedeli. Questa non è una questione futile: essa è d’importanza vitale. La promessa è legata all’ubbidienza. Se ubbidite, vivrete a lungo nel paese che il Signore, il vostro Dio, vi dà. Se disubbidite, non potrete prolungare i vostri giorni.1 FC 125.3

I genitori hanno diritto a un amore e un rispetto del tutto particolari. Dio ha affidato loro la responsabilità e la cura spirituale dei figli, e ha voluto che i bambini considerino i genitori come suoi rappresentanti. Chi rifiuta la legittima autorità dei genitori rifiuta l’autorità di Dio. Il quinto comandamento non si limita a chiedere ai figli di ubbidire e rispettare i genitori, ma anche di amarli teneramente, offrire loro un sostegno che alleggerisca il peso delle preoccupazioni e un conforto nella vecchiaia.2 Dio non può fare prosperare coloro che si sottraggono deliberatamente all’obbligo espresso chiaramente nella sua Parola, quello dei figli verso i propri genitori... Se essi non hanno rispetto per loro, non rispetteranno e non ameranno neppure il loro Creatore.3 FC 125.4

Se i figli hanno dei genitori che non credono, i cui ordini sono in contraddizione con i comandamenti del Cristo, devono, a qualunque costo, ubbidire a Dio e affidarsi a lui per le eventuali conseguenze di questa scelta.4 FC 126.1