La famiglia cristiana

196/395

L’apatia favorita da una bontà mal interpretata

Si dovrebbe insegnare ben presto ai bambini a rendersi utili. Oggi molte ragazze possono stare a guardare, senza alcun rimorso, la loro madre sovraccarica di lavoro, che cucina, lava o stira, mentre esse rimangono sedute nel salone a leggere dei romanzi, a lavorare a maglia, a fare l’uncinetto o a ricamare. I loro cuori sono più insensibili della pietra. Da che cosa dipende tutto questo? Chi in genere deve essere più rimproverato per questo? I genitori! Essi hanno dimenticato il bene futuro dei loro figli e, nel loro affetto cieco, li hanno lasciati crescere nell’ozio o ad occuparsi di cose senza interesse, esigendo ben pochi sforzi fisici e intellettuali, scusando completamente l’apatia delle loro figlie con il pretesto che sono deboli. Che cosa le ha rese così deboli? Spesso sono i cattivi principi educativi dei loro genitori. Una certa quantità di lavoro fatto a casa avrebbe fortificato il loro spirito e il loro corpo. Ma esse ne sono state private a causa delle idee errate dei genitori, e hanno finito per prendere in antipatia il lavoro.7 FC 120.3

Se i vostri figli non sono stati abituati a impegnarsi, si sentiranno ben presto stanchi. Si lamenteranno di avere male a un fianco, alle spalle, alle ossa e rischiate, impietositi, di fare il lavoro da soli piuttosto che lasciarli soffrire un po’. In un primo momento chiedete di svolgere un lavoro poco faticoso, poi aumentate a poco a poco il loro compito ogni giorno, fino a che essi saranno in grado di lavorare abbastanza a lungo senza sentirsi stanchi.8 FC 120.4