La famiglia cristiana

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Evitare l’ostentazione

La vita porta delusioni e dispiaceri a molte persone che si preoccupano inutilmente: a forza di voler imitare “ciò che si fa”, si impegnano in attività inutili. Sono sempre tesi a cercare di sapere in che modo soddisfare l’orgoglio e sottomettersi agli imperativi della moda... Il denaro, le attenzioni e gli sforzi sono rivolti a realtà che, pur non essendo disdicevoli, non sono comunque indispensabili. Se tutte queste energie fossero concentrate su obiettivi più elevati, l’opera di Dio potrebbe progredire considerevolmente. La maggior parte delle persone si preoccupa per quelle che considera le cose più belle della vita e per ottenerle sacrifica la propria salute, le proprie forze e molto denaro. Uno spiacevole spirito di concorrenza induce le persone di una stessa classe sociale a gareggiare sfoggiando i loro acquisti per l’abbigliamento e l’arredamento. Il vero senso della “famiglia” viene snaturato al punto da non significare altro che “un insieme di mobili e decorazioni eleganti circondati da quattro mura”. I suoi occupanti vivono in uno stato di continua tensione nervosa per soddisfare le esigenze della moda nei diversi settori della vita.5 FC 59.2

Molti sono infelici nella loro vita familiare perché hanno voluto a tutti i costi salvare le apparenze. Essi spendono molto denaro e lavorano senza tregua per conquistarsi l’approvazione degli amici che, in realtà, non si interessano di loro né della loro prosperità. Un oggetto dopo l’altro viene considerato indispensabile per la conduzione della casa; si acquistano mobili molto costosi che, nonostante siano belli, risultano utili solo per soddisfare vanità e ambizione e non miglioreranno, in definitiva, la comodità della famiglia. Tutto ciò, inoltre, ha richiesto grandi sforzi, molta pazienza e tempo che avrebbero potuto essere consacrati al servizio del Signore. FC 59.3

La preziosa grazia di Dio passa in secondo piano, dopo le cose che non hanno un’importanza reale. Molte persone, dopo aver accumulato oggetti che procurano un certo piacere, arrivano a perdere la propria capacità di essere felici. Essi scoprono che tutto ciò che hanno non assicura loro le soddisfazioni che si aspettavano. Il lavoro incessante — e l’ansia continua che lo accompagna — per abbellire le loro case e per suscitare l’ammirazione degli ospiti non permettono di ottenere la soddisfazione corrispondente a tutto il tempo e il denaro che sono stati investiti. Questo significa imporsi una schiavitù difficile da sopportare.6 FC 59.4