La famiglia cristiana

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Consigli ai malati

Secondo le istruzioni che ho ricevuto, se i malati fossero incoraggiati a lasciare la loro camera e a uscire all’aria aperta, per coltivare fiori o dedicarsi a qualche altra attività facile e gradevole, smetterebbero di commiserarsi per la loro sorte e si interesserebbero a qualcosa di più confortante. L’esercizio all’aria aperta deve essere prescritto come un’attività benefica e vivificante.15 FC 206.7

Non possiamo che essere felici quando ascoltiamo i canti gioiosi degli uccelli e contempliamo i campi e i giardini disseminati di fiori. Dobbiamo abituare la nostra mente a interessarsi a tutto ciò che il Creatore ci ha abbondantemente elargito. Meditando su tutte le molteplici manifestazioni del suo amore e della sua sollecitudine dimenticheremo più facilmente le nostre malattie, proveremo gioia e loderemo il Signore con tutto il nostro cuore.16 FC 207.1

Come mi è stato rivelato a più riprese nel corso degli anni, si dovrebbe dire ai malati che non è bene cessare ogni attività fisica per recuperare la salute. Agendo così, la loro volontà si paralizzerà, la loro circolazione sarà ostacolata e il sangue si caricherà di tossine. E se il paziente immagina che il suo caso sia peggiore di quanto non è in realtà, l’inattività produrrà certamente pessimi risultati. Un lavoro adeguato dà al malato l’impressione di non essere del tutto inutile nella vita, di poter ancora svolgere qualche servizio utile. Egli ne proverà soddisfazione e questo gli ridarà forza e coraggio, ciò che i vani piaceri della mente non saprebbero procurargli.17 FC 207.2