I tesori delle testimionianze 2

273/314

Tutti nel raggio d’azione dell’amore di Dio

Il proponimento di Dio è che i ricchi e i poveri siano fra loro uniti da vincoli di simpatia e di utilità. Egli ci raccomanda di interessarci di ogni caso relativo ai sofferenti e ai bisognosi che viene a nostra conoscenza. TT2 340.7

Non dovete pensare che la vostra dignità venga menomata se prestate aiuto all’umanità sofferente. Non guardate con occhio indifferente o con disprezzo chi ha guastato il tempio della propria anima. Egli è ancora oggetto della compassione divina. Colui che ha creato tutto ha cura di tutti. Perfino coloro che sono scesi molto in basso non si trovano fuori della portata del suo amore e della sua pietà. Se noi siamo davvero i suoi discepoli, manifesteremo lo stesso suo spirito. L’amore ispirato dal nostro attaccamento a Gesù ci farà vedere in ogni anima, ricca o povera che sia, un valore che non può essere calcolato secondo i criteri umani. Che la nostra vita riveli un amore puì grande di quanto possa essere espresso con parole. TT2 340.8

Spesso i cuori umani si irrigidiscono quando sono rimproverati, ma non resistono all’amore che viene loro manifestato in Cristo. Noi dovremmo fare in modo che il peccatore non si senta ripudiato da Dio. Esortatelo a cercare il volto di Cristo, il solo che possa guarire l’anima ferita dalla lebbra del peccato. Dite a chi soffre ed è in preda al più amaro sconforto: “Tornate alla fortezza, voi prigionieri della speranza”. Zaccaria 9:12. Il vostro messaggio sia: “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”. Giovanni 1:29. TT2 341.1

Sono stata informata che l’opera medico-missionaria metterà in luce uomini che sebbene si siano abbandonati ad abitudini dissolute e siano sprofondati nell’abbrutimento, sono tuttora sensibili a queste attenzioni. E’ però necessario che essi siano accolti e incoraggiati. Per poterli risollevare occorrerà un impegno deciso, paziente e serio. Essi non sono nelle condizioni di potersi riprendere da soli. Possono, sì, udire la chiamata di Cristo, però i loro orecchi sono troppo intorpiditi per coglierne il significato; gli occhi loro sono troppo accecati per poter distinguere qualcosa di buono in serbo per loro. Nondimeno essi non debbono essere esclusi dal convito del Vangelo. Deve giungere loro l’invito: “Vieni!” Per quanto indegni possano sentirsi, il Signore dice: “Costringeteli a entrare”. Non date ascolto a nessuna scusa, ma guadagnateli con l’amore e la gentilezza. TT2 341.2

“Ma voi, diletti, edificando voi stessi nella vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo, conservatevi nell’amore di Dio, aspettando la misericordia del Signor nostro Gesù Cristo per avere la vita eterna. E abbiate pietà di taluni che sono nel dubbio, stabilendo una differenza; e salvate gli altri con timore, strappandoli dal fuoco”. Giuda 20-23. Fate sentire alla coscienza i terribili effetti della violazione della legge divina. Fate loro capire che non è Dio a provocare la sofferenza e il dolore, ma è l’uomo che, con la propria ignoranza e il proprio peccato ha attirato su di sé questa situazione. TT2 341.3

Questa azione, opportunamente condotta, salverà molti miseri peccatori negletti dalle chiese. Tanti che non sono della nostra fede bramano il soccorso che i cristiani hanno il dovere di dare. Se il popolo di Dio manifestasse un sincero interesse per i propri vicini, molti sarebbero raggiunti dalle verità speciali per questo tempo. Niente darà valore all’opera quanto l’assistenza prestata alle persone, là dove esse si trovano. Migliaia di esse potrebbero rallegrarsi nel messaggio se coloro che sostengono di amare Dio e di osservare i suoi comandamenti agissero come Cristo agì. TT2 341.4

Quando l’opera medico-missionaria conquista in tal modo uomini e donne, avviandoli a una salutare conoscenza di Cristo e della verità, denaro e intensa attività possono essere investiti in essa senza rischio perché si tratta di un’opera duratura. TT2 341.5

Dio ha fatto meravigliosi sacrifici per gli esseri umani. Ha impiegato una notevole energia per strappare l’uomo alla trasgressione e al peccato e condurlo alla fedeltà e all’ubbidienza. Mi è stato però rivelato che Egli non fa nulla senza la collaborazione dello strumento umano. E’ stata generosamente provveduta ogni forma di grazia, di potenza e di efficienza. Sono stati presentati i più validi motivi per destare e mantenere vivo nel cuore umano lo spirito missionario, perché l’opera divina e quella umana possano unirsi. — Testimonies for the Church 8:54 (1904). TT2 342.1