I tesori delle testimionianze 1

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Capitolo 37: Una coscienza turbata

Caro fratello N., mi sento costretta a scriverle queste due righe. Mi sono state mostrate alcune cose relative al suo caso e non oso tenerle per me. Mi è stato rivelato che Satana ha esercitato un influsso su di lei perché sua moglie non ha accettato la verità. Si è lasciato trascinare da una donna corrotta, i cui passi conducono “...sulla strada della morte...” Proverbi 5:5 (Tilc). Ha manifestato nei suoi confronti una viva simpatia, nonostante l’opposizione che incontrava da parte di sua moglie. Come il serpente in Eden, ella ha saputo presentarsi in modo affascinante ed è riuscita a farle credere di essere un uomo incompreso: sua moglie non apprezzava i suoi sentimenti, non contraccambiava il suo affetto e il vostro matrimonio era stato un errore. È giunto a considerare il vincolo coniugale, suggellato dalla promessa di fedeltà, come una pesante catena e ha provato simpatia per colei che le è apparsa come un angelo. Le ha confidato ciò che avrebbe dovuto dire solo a sua moglie, a cui aveva giurato amore, fedeltà e affetto per tutta la vita. Ha dimenticato di vegliare e di pregare per non cadere in tentazione e si è reso colpevole di un peccato che è stato annotato in cielo. Ma grazie a una profonda umiliazione e un sincero pentimento sarà accettato da Dio e il sangue del Cristo potrà cancellare questi peccati. TT1 140.1

È caduto terribilmente in basso. Satana l’ha attirato nella sua trappola per poi abbandonarlo a se stesso. È rimasto sconvolto, perplesso, fortemente tentato, tormentato dalla voce della coscienza. Ha perduto ogni fiducia in se stesso e crede che anche gli altri non ne abbiano più nei suoi confronti... Satana spesso le ripresenta il passato e le dice che non serve a nulla sforzarsi di vivere secondo la verità, visto che la via è troppo stretta per lei. Si sente ormai sopraffatto e Satana prende come pretesto il suo comportamento sbagliato per farle credere che è irrimediabilmente perduto. TT1 140.2

Si è impegnato in un aspro combattimento con Satana, sul terreno che egli ha scelto. Ha abbattuto le barriere erette intorno a ogni famiglia per renderla sacra. Ora Satana la tormenta continuamente e lei è preoccupato, non ha pace e cerca di far ricadere sui fratelli la responsabilità dei suoi sentimenti, dei suoi dubbi, delle sue gelosie; lei crede che essi sbaglino non accordandole la dovuta attenzione. Ma il problema sta in lei. Vuole seguire la sua strada e non vuole aprire il suo cuore a Dio e, con sincero pentimento, affidarsi alla sua misericordia. I suoi sforzi per salvarsi, se continua così, la porteranno sicuramente alla rovina. TT1 140.3

Rinunci alla gelosia, alla critica e concentri ogni sua attenzione sul suo caso per poi, umilmente pentito, confidare nel sacrificio del Cristo per la salvezza degli uomini. Lei deve impegnarsi in vista dell’eternità. Allontanandosi dalla verità, sarà un uomo perduto e la sua famiglia sarà rovinata. È difficile ripristinare le barriere che salvaguardano il carattere sacro e la prerogativa delle relazioni domestiche una volta che sono state infrante; lei, però, potrà riuscirvi grazie alla forza di Dio e solo grazie ad essa. La verità, la sacra verità, è la sua ancora di salvezza: le impedirà di essere travolto dalla corrente che conduce al crimine e alla distruzione. TT1 140.4

Quando non si ascolta più la voce della coscienza è necessaria una vigilanza costante e preghiere perseveranti. Si trova su un terreno pericoloso e le occorre tutta la forza che la verità può dare per fortificarsi e per salvarsi dal naufragio. La morte e la vita sono davanti a lei: cosa sceglierà? Se si fosse reso conto della necessità di rimanere saldamente ancorato ai principi, anziché agire secondo l’impulso e senza lasciarsi scoraggiare facilmente, se fosse stato pronto a sostenere la prova, anche se dura, non sarebbe stato sopraffatto. Ha agito seguendo i suoi impulsi. Non si è conformato all’esempio perfetto, a colui che è stato disposto a sopportare l’opposizione dei peccatori. Noi siamo esortati a ricordarcene, se non vogliamo diventare deboli e vacillanti. Si è comportato come un bambino debole, senza nessuna forza di resistenza, senza sentire la necessità di rafforzarsi nella fede. TT1 141.1