I tesori delle testimionianze 1

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Eccessi nel mangiare

Molti, che hanno adottato la riforma sanitaria, hanno abbandonato tutto ciò che è dannoso; ma possono forse mangiare tutto ciò che piace a loro? Mettendosi a tavola, invece di chiedersi quanto dovrebbero mangiare, cedono all’appetito e consumano una quantità eccessiva di cibo. Lo stomaco, così, è impegnato per tutta la giornata, per riuscire a compiere il lavoro che gli è stato imposto. Tutto il cibo ingerito, dal quale l’organismo non può trarre beneficio, è un peso che ostacola il suo lavoro. L’organismo è appesantito e non può svolgere la sua attività abituale. Gli organi vitali sono affaticati eccessivamente e le energie cerebrali devono soccorrere lo stomaco per aiutare gli organi digerenti nel difficile compito di liberarsi di una quantità di cibo che non reca nessun beneficio al corpo. TT1 132.4

Le facoltà intellettuali sono indebolite perché il cervello deve dare il suo contributo allo stomaco per sostenere il suo lavoro. Alla fine, il risultato di questo dispendio di energie non è forse una sensazione di debolezza? Un languore, come se aveste bisogno di mangiare ancora. Questa sensazione viene prima dell’ora del pasto. Da che cosa è provocata? L’organismo si è molto affaticato ed è così esausto che provate quel senso di debolezza. Allora pensate che lo stomaco dica: “Ho fame”, mentre in realtà vorrebbe dire: “Fatemi riposare!” TT1 133.1

Lo stomaco ha bisogno di riposo per recuperare le energie in vista di un nuovo periodo di attività. Ma voi, anziché dargli un po’ di tregua, pensate che abbia bisogno di nutrimento e, rifiutandogli il riposo che richiede, lo appesantite con altri alimenti. È come se un uomo lavorasse in un campo per tutta la mattinata e si stancasse. A mezzogiorno rincasa, stanco ed esausto. Voi, allora, gli dite di ritornare al lavoro perché lavorando si riposerà. È in questo modo che trattate il vostro stomaco. È esausto e voi, invece di farlo riposare, gli date altro cibo e invitate un’altra parte dell’organismo ad assisterlo nel suo lavoro di digestione. TT1 133.2