I tesori delle testimionianze 1

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Dirigenti presuntuosi

Alcuni si rallegrano ed esultano di avere dei doni che altri non hanno. Possa Dio liberare il suo popolo da tali doni! A cosa servono questi doni? Questi doni portano all’unità della fede? Convincono i non credenti che Dio è davvero con coloro che li posseggono? Quando queste persone, con le loro opinioni particolari, si riuniscono vi è una grande eccitazione e parlano in lingue. Allora i non credenti affermano: “Questa gente non è normale, è pervasa da una falsa eccitazione e sappiamo che non possiede la verità”. Essi sono sulla via sbagliata ed esercitano un influsso che impedisce ad altri di accettare il sabato; saranno ricompensati secondo le loro opere. Voglia Dio che essi si rendano conto dell’errore o abbandonino l’osservanza del sabato! TT1 119.1

Dio ha chiamato degli uomini che hanno lavorato per anni, soffrendo privazioni e sopportando prove, sempre disposti a fare qualsiasi sacrificio, per far conoscere la verità al mondo; uomini che con la loro coerenza hanno cancellato il disprezzo che i fanatici hanno attirato sull’opera di Dio. Hanno affrontato l’opposizione sotto tutte le forme e hanno lavorato notte e giorno per cercare le prove della nostra fede, per poter esporre la verità in tutta la sua chiarezza, per sostenere ogni opposizione. L’incessante attività e la tensione mentale, a causa della loro fedeltà all’opera di Dio, hanno consunto più di un organismo e fatto imbiancare i loro capelli prima del tempo. La loro fatica non è stata inutile: Dio ha ascoltato le loro preghiere, ferventi e angosciate, quando cercavano di comprendere la verità per comunicarla agli altri in tutta la sua pienezza. Egli ha preso in considerazione i loro sacrifici e li ricompenserà secondo le loro opere. D’altra parte alcuni non si sono impegnati a sondare la Parola di Dio e hanno semplicemente accettato alcuni punti, come la verità del sabato. TT1 119.2

Tutto era già pronto e la gratitudine manifestata per ciò che a loro non era costato nulla, ma era costato tanto ad altri, si è espressa insorgendo come Core, Datan e Abiram, disprezzando coloro a cui Dio aveva affidato la sua opera. Essi dicono: “...Basta! tutta la raunanza, tutti fino ad uno son santi, e l’Eterno è in mezzo a loro...”. Numeri 16:3. Essi ignorano la gratitudine e la loro testardaggine li porterà alla rovina. TT1 119.3

Dio ha benedetto il popolo che ha camminato seguendo le sue vie. Egli ha formato un popolo in cui erano rappresentate tutte le classi sociali, ha chiamato uomini e donne che si sono incontrati sulla base della verità. I non credenti si sono convinti che Dio era con il suo popolo e hanno ubbidito alla verità. L’opera di Dio si sviluppa regolarmente. Tuttavia, nonostante le prove che Dio sta guidando la chiesa, ci sono persone, e ce ne saranno sempre, che, pur osservando il sabato, vorranno agire indipendentemente dal corpo della chiesa e sceglieranno le loro dottrine e i loro metodi d’azione. Le loro opinioni confuse provano che Dio non è con loro. Purtroppo gli uomini finiscono per porre il sabato sullo stesso piano dei loro errori e così rifiutano tutto. TT1 119.4

Dio è in collera con quanti seguono coloro che adottano una linea di condotta che li fa odiare dal mondo. Se un cristiano è detestato per le sue buone opere e perché segue il Cristo, riceverà una ricompensa. Ma se è odiato perché ha un comportamento scorretto; se è odiato a causa dei suoi modi grossolani, perché la verità per lui è motivo di polemica con i suoi vicini e il suo modo di fare rende il sabato una fonte di problemi per tutti, egli diventa una pietra d’inciampo per i peccatori, un’occasione di disprezzo per la verità; se non si pente, sarebbe meglio per lui che “una macina gli fosse legata al collo ed egli fosse gettato nel mare”. TT1 120.1

Non si deve offrire ai non credenti nessuna occasione di disprezzare la nostra fede. Siamo già considerati stravaganti e fuori della norma e quindi non dobbiamo comportarci in modo tale da indurre i non credenti a considerarci più strani di quanto non lo esiga la nostra fede. TT1 120.2

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Nella natura umana c’è la tendenza ad andare da un estremo all’altro. Molti sono fanatici: sono divorati da uno zelo ardente che viene scambiato per religione, ma è il carattere che rappresenta la vera prova di discepolato. Sono mansueti come il Cristo? Manifestano la sua dolcezza? Hanno la sua stessa umiltà e la sua dolce benevolenza? Hanno eliminato l’orgoglio, l’arroganza, l’egoismo, la critica? In realtà non sanno da quale spirito sono animati e non si rendono conto che il vero cristianesimo consiste nel portare molto frutto alla gloria di Dio. Altri arrivano all’estremo opposto conformandosi al contesto sociale. Non esiste una linea di demarcazione fra il loro modo di vivere e quello del mondo. TT1 120.3

Se nel primo caso gli uomini si sono allontanati dalla verità, a causa di coloro che li condannano con durezza, nel secondo caso arrivano a concludere che il cristiano non ha solidi principi e che il suo carattere o il suo cuore non sono cambiati. Il Cristo ha detto: “Così risplenda la vostra luce nel cospetto degli uomini, affinché veggano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è ne’ cieli”. Matteo 5:16. — Testimonies for the Church 5:305, 306 (1885). TT1 120.4

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Il Signore desidera che il suo popolo utilizzi la ragione e non si lasci trasportare da semplici impressioni. La sua opera sarà compresa da tutti i suoi figli e il suo insegnamento sarà tale che si imporrà alle menti intelligenti. Esso mira a elevare lo spirito. La potenza di Dio non si manifesta in ogni occasione, ma soltanto quando l’uomo ne ha bisogno. — Testimonies for the Church 1:230 (1861). Quando coloro che hanno visto e sperimentato false manifestazioni religiose sono convinti dei propri errori, Satana ne approfitta e lo ricorda loro costantemente, affinché temano qualsiasi realtà spirituale. Egli cerca così di distruggere la loro fede nella vera pietà. Siccome si sono sbagliati una volta, ora hanno paura di fare qualsiasi sforzo, pregando Dio con sincerità e fervore, per ricevere da lui aiuto e vittoria. TT1 120.5

Queste persone non devono lasciare che Satana abbia il sopravvento e li spinga al freddo formalismo e all’incredulità. Esse devono ricordarsi che Dio è sempre lo stesso. Gli uomini sono bugiardi, ma Dio è sincero. L’unica speranza di salvezza consiste nel contare su principi sicuri, comprendere il messaggio del terzo angelo, apprezzare la verità, amarla e seguirla. — Testimonies for the Church 1:323, 324 (1862). TT1 121.1