I tesori delle testimionianze 1

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Disciplina ed educazione

L’impazienza dei genitori suscita impazienza nei figli. La collera dei genitori provoca la collera nei figli e contribuisce a sviluppare le tendenze negative. Certi genitori puniscono severamente i figli, ma lo fanno con uno spirito d’impazienza e spesso con ira. Ne risulta che le punizioni non portano a buoni risultati. I genitori, nel cercare di evitare un male, ne fanno due. Il continuo rimprovero, seguito dalle punizioni, indurisce i figli e li allontana dai genitori. TT1 106.4

Essi devono imparare, innanzitutto, a dominarsi: così potranno educare meglio i figli. Ogni volta che perdono il controllo e parlano o agiscono con impazienza peccano contro Dio. Prima dovrebbero ragionare con i figli, precisare quali sono i loro errori, indicare il peccato commesso e convincerli che hanno peccato non solo contro i genitori ma anche contro Dio. Con il cuore intenerito e pieno di affetto, rattristati per la disubbidienza dei vostri figli, pregate con loro prima di punirli. Allora la punizione inflitta non li spingerà a odiarvi, ma ad amarvi perché si renderanno conto che non li avete puniti perché vi hanno messo in difficoltà o perché volete sfogare su di loro il vostro malcontento, ma per un senso di dovere, in vista del loro bene, affinché non crescano nel peccato. TT1 107.1

Certi genitori hanno trascurato l’educazione religiosa e scolastica dei figli.È un errore. La mente del fanciullo è attiva e se non deve svolgere un lavoropreciso, se non è occupata dagli studi, sarà esposta a influssi negativi. È un peccato che i genitori permettano che i figli crescano ignoranti. Ecco perché dovranno procurare loro dei libri utili e interessanti, insegnare loro a lavorare e a destinare alcune ore al lavoro manuale e altre allo studio e alla lettura. I genitori dovranno cercare di elevare lo spirito dei figli e di sfruttare le loro facoltà intellettuali. La mente, abbandonata a se stessa, è generalmente poco elevata, sensuale e corrotta. Satana sfrutta ogni occasione per educare a modo suo le menti oziose. TT1 107.2

Genitori, l’angelo che registra, prende nota di ogni parola impaziente e irosa rivolta ai figli. Ogni mancanza da parte vostra nel dare loro un’educazione adeguata e nel mostrare loro il carattere odioso del male, con i risultati che ne derivano, sarà iscritta a vostro debito. Ogni parola sconsiderata pronunciata davanti a loro, ogni parola che non sia né pura né elevata, l’angelo la segna come una macchia del vostro carattere cristiano. Tutti i vostri atti sono ricordati, buoni o cattivi che siano. TT1 107.3

I genitori non riusciranno a educare i figli fino a che non avranno raggiunto il completo autocontrollo. Essi devono prima imparare a dominarsi, a controllare le proprie parole e persino l’espressione del volto. Non dovrebbero mai permettere che il tono di voce sia alterato dall’eccitazione e dall’ira. Solo così potranno avere un influsso decisivo sui figli. Essi potranno avere il desiderio di agire bene, di essere ubbidienti e gentili con i genitori, ma hanno bisogno di aiuto e d’incoraggiamento. Possono fare delle buone scelte, ma se i loro principi non sono rafforzati dalla religione e la loro vita non subisce l’azione della grazia santificante di Dio, non riusciranno a raggiungere la meta. TT1 107.4

I genitori dovranno raddoppiare gli sforzi per salvare i figli. Dovranno istruirli scrupolosamente e non lasciare che essi sviluppino il loro carattere da soli, come meglio possono. Non si deve permettere ai giovani di imparare indiscriminatamente il bene e il male con l’idea che più tardi il bene prevarrà sul male. Il male cresce più rapidamente del bene. Può darsi che più tardi, dopo molti anni, il male possa essere sradicato, ma chi può garantirlo? Il tempo a disposizione è limitato. Quindi è molto meglio e più sicuro seminare nei cuori dei bambini la purezza e la bontà anziché dover, più tardi, affannarsi a strappare le erbacce. I genitori hanno il dovere di vigilare, per evitare che gli influssi esterni abbiano un effetto dannoso sui figli; devono scegliere le compagnie adatte per loro e non permettere che siano loro a sceglierle. Se i genitori non pensano a queste cose, chi ci penserà? Gli altri possono avere per i vostri figli l’interesse che dovreste avere voi? Altri possono avere per loro la cura e l’amore dei genitori? TT1 107.5

I ragazzi che osservano il sabato possono essere infastiditi dalle restrizioni imposte e pensare che i genitori siano troppo severi. Nei loro cuori sorgono, forse, anche dei sentimenti ostili verso coloro che si preoccupano per il loro bene presente, futuro ed eterno. Però, con il passare degli anni, i figli benediranno i genitori proprio per la cura e la vigilanza dimostrata durante la loro infanzia. TT1 108.1

I genitori dovranno spiegare ai figli, semplificandolo, il piano della salvezza, in modo che le giovani menti lo capiscano. Dei bambini di otto, dieci e dodici anni sono sufficientemente grandi perché si presenti loro un impegno religioso personale. Non educate i vostri figli pensando al fatto che in futuro saranno abbastanza grandi per pentirsi e per accettare la verità. I ragazzi, se ben guidati, possono avere un’idea precisa del proprio stato di peccato e della salvezza in Cristo. Spesso i pastori dimostrano una vera indifferenza per la salvezza dei bambini, perdendo così delle occasioni d’oro. TT1 108.2