I tesori delle testimionianze 1

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Capitolo 21: Lo spiritismo moderno

La mia attenzione fu richiamata su questo testo biblico che si applica in modo particolare allo spiritismo moderno: “Guardate che non vi sia alcuno che faccia di voi sua preda con la filosofia e con vanità ingannatrice secondo la tradizione degli uomini, gli elementi del mondo, e non secondo Cristo”. Colossesi 2:8. Mi fu mostrato che migliaia e migliaia di persone sono state sedotte e ingannate dalla frenologia e dal magnetismo animale e hanno perso la fede. Se la nostra mente si lascerà coinvolgere da queste teorie, è quasi certo che perderà il suo equilibrio e finirà sotto il controllo di un demone. La “vanità ingannatrice” pervade le menti degli uomini, i quali pensano di avere il potere di compiere prodigi e quindi non desiderano ricevere una potenza maggiore e più elevata. I loro principi e la loro fede sono “secondo la tradizione degli uomini, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo”. TT1 74.1

Gesù non ha mai insegnato una filosofia simile. Nei suoi insegnamenti non c’è nulla del genere. Non ha mai orientato la mente degli uomini a ripiegarsi su se stessa e ad aspirare a un certo potere, anzi ha rivolto i pensieri verso Dio, il Creatore dell’universo, colui che è la fonte della forza e della sapienza. Nel versetto 18 dello stesso capitolo si trova anche un avvertimento speciale: “Nessuno a suo talento vi defraudi del vostro premio per via d’umiltà e di culto degli angeli affidandosi alle proprie visioni, gonfiato di vanità dalla sua mente carnale”. TT1 74.2

I maestri dello spiritismo si presentano in modo piacevole e insinuante per ingannarvi, e se voi prestate ascolto alle loro favole sarete sedotti dal nemico della giustizia e certamente perderete la vita eterna. Una volta caduti sotto l’influsso del grande seduttore sarete turbati e sopraffatti, perché il suo ascendente mina e distrugge la vostra fede in Cristo, come Figlio di Dio e non beneficiate del suo sacrificio. Coloro che sono stati ingannati da questa filosofia perdono la loro ricompensa finale. TT1 74.3

Essi cercano la salvezza tramite i propri meriti, si umiliano e sono disposti perfino a fare dei sacrifici; perdono la loro dignità fino al punto di credere a delle vere e proprie assurdità, considerandole rivelazioni dei loro defunti. Satana li ha accecati a tal punto che non sono più in grado di distinguere il bene dal male e così si attengono alle direttive che credono di ricevere da amici morti, spiriti che vivono in un mondo diverso dal nostro. TT1 74.4

Satana ha scelto un inganno particolarmente affascinante; un inganno che ha un effetto particolare su quanti hanno perso i propri cari. Gli angeli malvagi assumono le sembianze dei cari scomparsi, riferiscono fatti relativi alla loro vita terrena e agiscono come essi agivano da vivi. In tal modo essi inducono i parenti del morto a credere che i defunti siano degli angeli e come tali si rivolgono ai vivi e comunicano con loro. I viventi rendono un vero e proprio culto ai morti e attribuiscono alle loro parole un’importanza maggiore della Parola di Dio. Gli angeli malvagi che assumono le spoglie di congiunti deceduti rigettano completamente la Parola di Dio, considerandola una favola, oppure, quando risulta più convienente per i loro obiettivi, ne scelgono alcuni brani importanti che testimoniano del Cristo e li utilizzano per indicare la via che conduce al cielo. In realtà modificano quelle chiare affermazioni per adattarle alla propria natura corrotta e portare gli uomini verso la perdizione. Se si prendesse seriamente in considerazione la Parola di Dio, tutti potrebbero convincersi, se lo volessero, di questo inganno che seduce e distrugge lo spirito umano. TT1 74.5

La Parola di Dio, infatti, afferma esplicitamente che i morti non sanno nulla. In Ecclesiaste 9:5, 6 si legge: “Difatti, i viventi sanno che morranno; ma i morti non sanno nulla, e non v’è più per essi alcun salario; poiché la loro memoria è dimenticata. E il loro amore come il loro odio e la loro invidia sono da lungo tempo periti, ed essi non hanno più né avranno mai alcuna parte in tutto quello che si fa sotto il sole”. TT1 75.1