I tesori delle testimionianze 1

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Capitolo 111: La formazione del carattere

La forza di carattere comprende due elementi: forza di volontà e autocontrollo. Molti giovani scambiano la passione sfrenata per forza di carattere, mentre la realtà è ben diversa: chi si lascia dominare dalle proprie passioni è un debole. La vera grandezza dell’uomo, e la sua effettiva nobiltà, si misurano dalla forza dei sentimenti che riesce a controllare e non dalla forza dei sentimenti che lo dominano. Un uomo forte è colui che, pur essendo terribilmente tentato, sa frenare le proprie passioni e perdonare i suoi nemici. Questi uomini sono dei veri eroi. TT1 407.1

Molti hanno delle ambizioni così meschine che non possono sviluppare il loro carattere; invece, se avessero sfruttato le facoltà offerte loro da Dio, avrebbero potuto sviluppare i talenti che il Signore aveva messo a loro disposizione ed esercitare un influsso che avrebbe permesso loro di condurre altri al Cristo. La conoscenza è una forza, ma le capacità intellettuali senza la bontà diventano delle forze per il male. TT1 407.2

Dio ci ha accordato delle facoltà intellettuali e morali, ma ogni persona, in definitiva, è artefice del proprio carattere. Ogni giorno la struttura si sviluppa. La Parola di Dio ci avverte di fare attenzione al modo in cui costruiamo affinché il nostro edificio sia fondato sulla Roccia eterna. Verrà il tempo in cui la nostra opera sarà rivelata. Oggi dobbiamo sviluppare le facoltà che il Signore ci ha concesso per formare dei caratteri utili per la nostra vita terrena e idonei a quella eterna. TT1 407.3

Ogni atto della nostra vita, per quanto insignificante possa sembrare, ha la sua portata nella formazione della personalità. Un buon carattere è più prezioso dei beni terreni e la sua formazione è l’opera più nobile che gli uomini possano intraprendere. TT1 407.4

Chi ha un carattere che è frutto delle circostanze è variabile e incoerente; non ha nessun obiettivo elevato nella vita e non esercita nessun influsso positivo su quello degli altri: è senza forza e senza ideali. La vita terrena è breve e deve essere vissuta con saggezza. Dio desidera che la sua chiesa sia attiva, consacrata e missionaria. In realtà siamo ancora lontani da questo ideale. L’Eterno cerca uomini forti, coraggiosi, impegnati, che vivano il cristianesimo, che seguano il vero Modello ed esercitino un influsso positivo in favore di Dio e del bene. Il Signore ci ha affidato le verità più importanti e solenni: noi dobbiamo rivelarne la forza tramite la nostra vita e il nostro carattere. TT1 407.5

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Nei giochi di Olimpia, a cui allude l’apostolo Paolo, coloro che partecipavano alle corse dovevano prepararsi con il massimo impegno. Per mesi si allenavano sotto la guida di istruttori competenti, compiendo esercizi intesi a rafforzare il corpo. Essi dovevano astenersi da certi cibi per mantenere il fisico nelle migliori condizioni possibili. I loro abiti, inoltre, dovevano essere comodi per non inibire nessun organo e nessun muscolo. TT1 408.1

Se coloro che correvano per ottenere onori terreni si sottomettevano a una disciplina così severa, per chi si impegna nell’opera di Dio e vuole avere successo è ancora più necessario avere un buon autocontrollo! La loro preparazione deve essere molto più accurata e i loro sforzi e la loro rinuncia maggiori rispetto a coloro che aspirano agli onori terreni che sono inferiori a quelli celesti. Lo spirito, come i muscoli, deve essere preparato con sforzo e costanza. La via che conduce al successo non è facile e comoda, ma irta di ostacoli che possono essere sormontati solo grazie a un impegno assiduo e paziente. — Testimonies for the Church 5:552 (1889). TT1 408.2

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Non ci rendiamo conto dell’influsso del nostro comportamento sul nostro destino e su quello degli altri. Molti considerano irrilevante ciò che fanno. Pensano che non sia sbagliato assistere a quel concerto, a quello spettacolo, a quel programma che li interessa. In questo modo Satana riesce a guidare e a controllare i loro desideri ed essi non si rendono conto degli effetti: può essere un anello di quella catena di eventi che imprigiona l’uomo e lo rende schiavo di Satana per poi determinarne la condanna eterna. TT1 408.3

Ogni atto, anche se piccolo, ha il suo ruolo nel grande dramma della vita. È stato il desiderio di soddisfare un semplice capriccio che ha introdotto il peccato nel mondo con tutte le sue terribili conseguenze. L’unione incauta e infelice dei figli di Dio con le figlie degli uomini suscitò l’apostasia che culminò nella distruzione del mondo tramite il diluvio. La minima indulgenza può provocare grandi rivoluzioni. Questo è ciò che avviene oggi. Pochi sono prudenti. Come i figli d’Israele, oggi molti non accettano i consigli e seguono le proprie inclinazioni. Frequentano gruppi mondani per farsi notare e così offrono ad altri il pretesto per imitarli. Ciò che è accaduto un tempo verrà ripetuto da loro e da altri; ogni scelta lascia un’impressione duratura non solo sulla propria coscienza, e quindi sulle proprie abitudini, ma anche su quelle di altri. Queste considerazioni danno una dignità alla vita umana. — Testimonies for the Church 5:92, 93 (1882). TT1 408.4

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Saremo plasmati individualmente, nel tempo e nell’eternità, da quelle che sono state le nostre abitudini. La vita di coloro che hanno coltivato buone abitudini e sono fedeli nell’adempimento di ogni loro dovere sarà come una luce che risplende e proietta il suo fulgore sulla vita degli altri, ma se ci si lascia andare all’indolenza e alla trascuratezza, una nuvola più fitta delle tenebre di mezzanotte oscurerà per sempre la nostra vita e ci precluderà quella futura. — Testimonies for the Church 4:452 (1880). TT1 409.1

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Tutta la Bibbia è una rivelazione della gloria di Dio in Cristo. Ricevuta, accettata, osservata, essa è il grande strumento per la trasformazione del carattere ed è il solo mezzo sicuro per sviluppare l’intelligenza. — Testimonies for the Church 8:319 (1904). TT1 409.2

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La religione del Cristo non degrada mai chi la riceve. Essa non rende mai rudi, aspri, scortesi, pieni di sé, collerici o duri di cuore. Anzi affina il gusto, santifica la capacità di valutare, purifica e nobilita i pensieri sottoponendoli alla volontà del Cristo. L’ideale di Dio per i suoi figli è così elevato che nessuna forma di immaginazione umana lo può concepire. La sua santa legge è l’espressione del suo carattere. — Testimonies for the Church 8:63 (1904). TT1 409.3

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L’ideale del carattere cristiano è somigliare al Cristo. Davanti a noi abbiamo la prospettiva di migliorare costantemente. Abbiamo uno scopo da perseguire, un obiettivo da realizzare, che implica tutto ciò che è buono, puro e nobile. Dobbiamo progredire costantemente e tendere al raggiungimento della perfezione del carattere. — Testimonies for the Church 8:64 (1904). TT1 409.4