I tesori delle testimionianze 1

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L’influsso dei matrimoni misti

Molti perdono a poco a poco interesse e fiducia nella verità perché si sono uniti a dei non credenti. Respirano l’atmosfera del dubbio, dell’incredulità, dell’infedeltà e infine cadono nello scetticismo. Alcuni forse avranno il coraggio di resistere a questi influssi, ma nella maggior parte dei casi la fede è minata in modo impercettibile e poi svanisce: Satana ha raggiunto il suo obiettivo. Egli ha agito silenziosamente tramite i suoi agenti ed è riuscito a travolgere le barriere della fede e della verità prima ancora che il credente riuscisse a rendersi conto di dove stesse andando a finire. TT1 386.2

È una cosa molto pericolosa allearsi con il mondo e Satana sa bene che il momento che segna l’unione di molti giovani è anche quello che praticamente conclude la storia della loro esperienza e della loro partecipazione alla vita religiosa: sono persi per il Cristo. Per un certo periodo di tempo essi si impegneranno per vivere una vita cristiana, ma tutti i loro sforzi risulteranno inutili contro un sottile influsso che viene esercitato nella direzione opposta. Un tempo, per loro, era un privilegio e una gioia comunicare la propria fede e la propria speranza; ora, invece, sembrano poco disposti a parlarne perché la persona alla quale si sono uniti non prova nessun interesse per queste realtà. Così la loro fede nella verità svanisce e Satana, insidiosamente, tesse intorno a loro una fitta rete di scetticismo. TT1 386.3

Eccedere in ciò che è lecito costituisce un grave peccato. Coloro che professano la verità infrangono la volontà di Dio unendosi ai non credenti: perdono il suo favore e rendono sempre più difficile il pentimento. Il non credente può avere un eccellente carattere morale, ma il fatto che non abbia risposto agli appelli divini e trascuri il dono della salvezza è una ragione sufficiente per rinunciare a sposarlo. Il carattere del non credente può essere come quello del giovane ricco a cui Gesù disse: “Una cosa ti manca”, quella indispensabile. TT1 387.1

A volte si sostiene che il non credente è comunque favorevole alla religione e ha tutte le qualità che si possano desiderare in un compagno per la vita eccetto una: la fede; non è un cristiano! Anche se dentro di sé il credente può essere convinto del fatto che sia inopportuno sposare un non credente accade, in nove casi su dieci, che prevalga la passione. Il declino spirituale inizia nel momento in cui si pronuncia il “sì” davanti all’altare; il fervore religioso a poco a poco si attenua e cadono, l’una dopo l’altra, le varie barriere fino a quando entrambi si ritrovano schierati dalla parte di Satana. Anche nelle feste nuziali lo spirito del mondo trionfa contro la coscienza, la fede e la verità. Nella nuova famiglia l’ora della preghiera non è rispettata; lo sposo e la sposa si sono scelti reciprocamente e hanno congedato Gesù. TT1 387.2

Inizialmente il coniuge non credente può tenere nascosta la sua opposizione, ma quando verrà preso in considerazione l’argomento Bibbia, potrebbe reagire dicendo: “Tu mi hai sposato sapendo che io sono così; non voglio essere disturbato. D’ora in poi sia ben chiaro che ogni conversazione sulle tue idee personali è proibita”. Se il credente manifestasse un fervore speciale in tema di fede, la cosa potrebbe apparire come una mancanza di cortesia nei confronti dell’altro che non ha nessun interesse per l’esperienza cristiana. TT1 387.3

Il credente dice a se stesso che nella sua nuova condizione matrimoniale deve pur concedere qualche cosa al compagno che ha scelto. Divertimenti sociali e mondani vengono accettati. Inizialmente si prova una forte riluttanza, ma poi l’interesse per la verità diminuisce e alla fede subentrano il dubbio e l’incredulità. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che un credente, un tempo saldo, coscienzioso e fedele al Cristo, potesse diventare così incerto, dubbioso e debole. Come è cambiato in seguito a quel matrimonio incauto! TT1 387.4