I tesori delle testimionianze 1

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Li si riconoscerà dai loro frutti

La mia attenzione fu attratta dal sermone sul monte. Ecco l’esortazione del grande Maestro: “Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge ed i profeti”. Matteo 7:12. Questo ordine del Cristo è molto importante e deve essere seguito scrupolosamente. Quanti, nella propria vita, attuano il principio stabilito dal Signore e trattano gli altri esattamente come vorrebbero essere trattati in circostanze simili? è il lettore che deve rispondere! TT1 343.2

Secondo il Cristo un uomo onesto è colui che manifesta una vera integrità. Falsi pesi e false bilance, di cui molti si servono per privilegiare i propri interessi nel mondo, sono inammissibili agli occhi di Dio. Eppure molti di coloro che sostengono di osservare i comandamenti dell’Eterno, li utilizzano. La vita di un uomo rivelerà se è veramente unito al Signore e osserva la sua legge perché le sue azioni saranno in armonia con gli insegnamenti del Cristo. Egli non venderà il proprio onore per il guadagno perché i suoi principi hanno una base salda e il suo comportamento non è altro che l’espressione dei principi stessi. La sua integrità rifulgerà come l’oro in mezzo alle scorie e ai rifiuti del mondo. L’inganno, la falsità e l’infedeltà possono essere invisibili agli occhi degli uomini, ma non a quelli di Dio: i suoi angeli, che vegliano sullo sviluppo del carattere e ne valutano il valore morale, trascrivono nei registri del cielo anche le minime osservazioni che ne rivelano la vera natura. Se un uomo nelle sue attività quotidiane non è onesto e si dimostra trascurato nel suo lavoro, il mondo potrà giudicarlo valutando il suo ideale religioso in base alla sua prestazione nel campo degli affari. TT1 343.3

“Chi è fedele nelle cose minime, è pur fedele nelle grandi; e chi è ingiusto nelle cose minime, è pure ingiusto nelle grandi”. Luca 16:10. Non è l’importanza di un affare che lo rende onesto o disonesto. Un uomo si comporterà con Dio come si comporta con il prossimo: chi non è fedele con le ricchezze ingiuste non potrà mai sperare che gli vengano affidate le vere ricchezze. I figli di Dio non dovrebbero mai dimenticare che in ogni loro attività sono provati e pesati sulla bilancia del santuario. TT1 343.4

Il Cristo ha detto: “Un albero buono non può far frutti cattivi, né un albero cattivo far frutti buoni. Ogni albero che non fa buon frutto, è tagliato e gettato nel fuoco. Voi li riconoscerete dunque dai loro frutti”. Matteo 7:18-20. Le azioni della vita di un uomo rappresentano i suoi frutti. Se è disonesto nelle realtà temporali, produrrà spine e triboli, sarà infedele anche nella vita religiosa e deruberà Dio nelle decime e nelle offerte. TT1 343.5

La Bibbia condanna drasticamente ogni forma di falsità, ogni cattiva azione, ogni disonestà. Essa stabilisce chiaramente ciò che è giusto e ciò che non lo è. Mi è stato mostrato che il popolo di Dio si è messo sul terreno del nemico: ha ceduto alle sue tentazioni ed è vittima delle sue insidie tanto che le percezioni morali si sono spaventosamente affievolite. Si pensa che una piccola deviazione dalla verità, una piccola variante alle esigenze divine, dopo tutto non sia poi così grave, quando implica un guadagno o una perdita. Ma il peccato è peccato, indipendentemente dal fatto che venga commesso da un milionario o da un mendicante. Chi accumula ricchezze con l’inganno condanna la propria anima: tutto quello che si realizza con l’inganno e con la disonestà diventerà una maledizione per chi si macchia di queste colpe. TT1 344.1

Adamo ed Eva subirono le tremende conseguenze della disubbidienza al preciso ordine di Dio. Può darsi che essi abbiano pensato: “Questo è un piccolo errore e non sarà mai preso in considerazione”. Invece Dio ha valutato il fatto come se si trattasse di un male spaventoso e in tutti i tempi gli uomini hanno subito le conseguenze di questo errore iniziale; oggi, però, coloro che si dicono figli di Dio commettono errori peggiori. Quante falsità vengono sostenute e realizzate, nel commercio, da gente che afferma di appartenere al popolo di Dio! Tutto ciò rattrista profondamente l’Eterno e l’opera di Dio diventa oggetto di disprezzo. Il minimo allontanamento dalla verità e dall’onestà è una trasgressione della legge di Dio. Cedendo costantemente al peccato ci si abitua al male, ma non per questo la gravità dell’atto diminuisce. Dio ha stabilito dei principi immutabili che non può cambiare senza una modificazione della sua stessa natura. Se la sua Parola fosse studiata da tutti coloro che dicono di credere nella verità, non vi sarebbero persone spiritualmente deboli. Chi, in questa vita, disprezza le esigenze di Dio, se fosse ammesso in cielo non rispetterebbe la sua autorità neppure lassù. TT1 344.2