I tesori delle testimionianze 1

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Le circostanze non sono una scusa

Le circostanze non giustificano chi lavora il sabato per realizzare un profitto temporale. Se Dio scusasse un uomo dovrebbe scusarli tutti. Perché, ad esempio, il fratello L., che è povero, non potrebbe lavorare il sabato per guadagnare il necessario per vivere e così sopperire più facilmente ai bisogni della sua famiglia? Perché altri fratelli non potrebbero farlo o perché non potremmo addirittura anche noi osservare il sabato solo quando ci conviene farlo? La voce del Sinai risponde: “Lavora sei giorni e fa’ in essi ogni opera tua; ma il settimo è giorno di riposo, sacro all’Eterno, ch’è l’Iddio tuo...” Esodo 20:9, 10. TT1 337.2

Gli errori dei credenti determinano una grande incertezza nella chiesa perché sono altrettante pietre di inciampo sul cammino dei peccatori e impediscono loro di comprendere il messaggio della verità. Fratello, Dio la invita a schierarsi dalla sua parte e a dimostrare con le sue opere che lei rispetta i comandamenti e osserva fedelmente il sabato. Egli la esorta ad avere una piena consapevolezza del suo dovere e ad essere fedele alle sue responsabilità. Ecco le solenni parole che le vengono rivolte: “Se tu trattieni il piè per non violare il sabato facendo i tuoi affari nel mio santo giorno; se chiami il sabato una delizia, e venerabile ciò ch’è sacro all’Eterno, e se onori quel giorno anziché seguir le tue vie e fare i tuoi affari e discuter le tue cause, allora troverai la tua delizia nell’Eterno; io ti farò passare in cocchio sulle alture del paese, ti nutrirò della eredità di Giacobbe tuo padre, poiché la bocca dell’Eterno ha parlato”. Isaia 58:13, 14. TT1 337.3

Come molti dei nostri fratelli, lei si sta schierando dalla parte dei trasgressori della legge di Dio, considera la realtà dal loro punto di vista e cade nei loro stessi errori. Dio punirà coloro che dicono di amarlo mentre in realtà servono Mammona. Chi disprezza l’invito esplicito del Signore e ricerca un vantaggio personale, attira su di sé gravi condanne future. La chiesa di... dovrebbe fare un profondo esame di coscienza per rendersi conto se per caso non abbia, come gli ebrei, reso il tempio di Dio un luogo di mercato. Il Cristo disse: “Egli è scritto: La mia casa sarà chiamata casa d’orazione; ma voi ne fate una spelonca di ladroni”. Matteo 21:13. TT1 337.4

Sono molti coloro che commettono il peccato di sacrificare la propria religione per amore di un guadagno terreno, pur conservando l’apparenza della pietà e impegnando mente e cuore in occupazioni temporali. La legge di Dio deve occupare il primo posto, deve essere rispettata nello spirito e nella lettera. Se la parola di Dio, pronunciata con tanta solennità sulla santa montagna, viene presa alla leggera, come saranno accolte le Testimonianze del suo Spirito? Le menti tanto ottenebrate da non riconoscere l’autorità dei comandamenti del Signore, dati direttamente all’uomo, trarranno pochi benefici dal debole strumento che ha scelto per istruire il suo popolo. TT1 338.1