I tesori delle testimionianze 1

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Capitolo 82: Biografie bibliche

Le biografie contenute nella Bibbia sono racconti autentici di persone realmente esistite. Da Adamo in poi, attraverso le successive generazioni fino al tempo degli apostoli, abbiamo un resoconto preciso di quanto accadde e le indicazioni delle esperienze fatte dagli uomini. Molti si stupiscono che la storia ispirata riferisca dei fatti che gettano un’ombra perfino sul carattere di uomini esemplari e, i non credenti, con grande soddisfazione, puntano il dito sui peccati ricordati e se ne servono per mettere in ridicolo chi li commise. Gli scrittori ispirati non ricorsero alla menzogna per impedire che le pagine della storia sacra fossero oscurate dal ricordo della fragilità e delle colpe umane, ma stesero il testo suggerito dallo Spirito Santo. Essi scrivevano la verità e quindi anche fatti non edificanti sono stati rivelati per ragioni che la nostra mente limitata non può comprendere completamente. TT1 295.1

Una delle maggiori prove dell’autenticità delle Scritture è data appunto dal fatto che non è stata nascosta la verità relativa ai peccati di alcuni dei suoi principali personaggi. Molti, forse, diranno che è facile raccontare ciò che è accaduto in una vita ordinaria, ma è dimostrato che è umanamente impossibile fare un resoconto storico imparziale di un contemporaneo ed è molto difficile narrare, senza deviare dalla verità, la storia di una persona o di un popolo con i quali si sono stabiliti dei legami. La mente umana è talmente propensa al pregiudizio che è quasi impossibile trattare il soggetto con assoluta obiettività. O si mettono in evidenza le colpe di una persona o se ne esaltano le virtù, in funzione del fatto che lo scrittore sia a favore o contro il personaggio di cui parla. Per quanto imparziale possa essere lo storico, tutti ammettono che sia molto difficile esserlo totalmente. TT1 295.2

Ma l’ispirazione divina, che si eleva al di sopra delle debolezze dell’umanità, permette di raccontare la verità pura e semplice. Quante biografie sono state scritte su cristiani privi di difetti che, sia nella loro vita domestica sia in quella di chiesa, brillarono come esempi di pura spiritualità. Nessuna nota negativa intaccò la bellezza di quella santità, nessuna colpa è ricordata per rammentarci che erano semplici “vasi d’argilla”, soggetti alle comuni tentazioni dell’umanità. Ma se una penna ispirata avesse scritto la loro biografia, come ci sarebbero apparsi diversi! Essa ci avrebbe narrato la loro debolezza umana, le loro lotte contro l’egoismo, il fanatismo e l’orgoglio, forse ci avrebbe narrato i loro peccati nascosti e la costante lotta fra carne e spirito. TT1 295.3

Perfino i diari privati non rivelano nelle loro pagine i peccati dell’autore. Talvolta sono ricordate le lotte interiori contro il male, ma, generalmente, solo quando il bene trionfa. Essi conterranno un fedele resoconto di atti degni di lode, anche quando chi scrive intende raccontare fedelmente la propria vita. È quasi impossibile per un uomo esporre le proprie colpe e svelare i propri errori in un diario considerando che i suoi amici, un giorno, possano venirne a conoscenza. TT1 295.4

Se la Bibbia fosse stata scritta da persone non ispirate avrebbe presentato la realtà in maniera diversa e la sua lettura sarebbe stata scoraggiante per i comuni mortali, soggetti a sbagliare, che devono lottare contro le proprie debolezze e le insidiose tentazioni di un astuto nemico. Invece ci presenta un racconto fedele delle esperienze religiose dei personaggi della storia biblica. Uomini prediletti da Dio, uomini ai quali aveva affidato grandi responsabilità, che a volte sono stati sopraffatti dalla tentazione e hanno peccato, esattamente come noi che oggi lottiamo, tentenniamo e cadiamo nell’errore. Per noi è quindi incoraggiante sapere che, mediante la grazia divina, essi riuscirono ad attingere nuove energie ed elevarsi, vincendo la resistenza delle loro tendenze negative. Ricordando queste esperienze ci sentiremo pronti, a nostra volta, a lottare ancora. TT1 296.1