I tesori delle testimionianze 1

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Un amore incomprensibile

Chi può comprendere questo amore? Le schiere angeliche contemplavano con profonda tristezza colui che era stato il Re del cielo e aveva portato la corona della gloria; ora camminava tra una folla furibonda, accecata da una vera follia, sospinta dall’ira di Satana. Contempliamo Gesù che soffrì pazientemente! Sulla sua fronte era stata posta una corona di spine. Da ogni vena lacerata scorreva il sangue. Tutto questo era la conseguenza del peccato. Soltanto un amore eterno, che rimarrà sempre un mistero, poteva indurre il Cristo ad abbandonare gli onori e la maestà celesti, venire in un mondo di peccato, per essere disprezzato e rifiutato da coloro che era venuto a salvare e per soffrire sulla croce. TT1 158.2

Stupite cieli! O terra contempla l’oppressore e l’oppresso! Ecco, una grande folla circonda il Salvatore del mondo. Beffe e insulti si alternano a bestemmie terribili. La sua modesta nascita e la sua umile vita sono commentati da miserabili senza cuore. La sua pretesa di essere il Figlio di Dio è messa in ridicolo dai sacerdoti e dagli anziani, mentre si odono volgarità e insulti. Satana, per dominare completamente le menti, si impossessa dei sommi sacerdoti e degli anziani, accecandoli di frenesia religiosa a tal punto che essi finiscono per essere sospinti dallo stesso spirito di Satana che influiva sugli individui più vili e scellerati. I sentimenti di tutti erano corrotti: da quelli dei sacerdoti ipocriti e degli anziani a quelli della folla depravata. Il Cristo, il prezioso Figlio di Dio, era stato portato via con la croce sulle spalle. Dalle sue ferite sgorgava il sangue. Circondato da un’immensa folla di acerrimi nemici e di spettatori ostili, il Figlio di Dio fu condotto alla croce. “Maltrattato, umiliò se stesso, e non aperse la bocca. Come l’agnello menato allo scannatoio, come la pecora muta dinanzi a chi la tosa, egli non aperse la bocca”. Isaia 53:7. TT1 158.3