Sulle orme del gran medico

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Il privilegio della preghiera

Anche noi dobbiamo riservare alcune ore per la meditazione e la preghiera e per ricevere un ristoro spirituale. Non apprezziamo nel suo giusto valore la potenza e l’efficacia della preghiera. La fede e la preghiera possono compiere ciò che nessuna potenza terrena può realizzare. Raramente ci capiterà di ritrovarci due volte nelle stesse circostanze. Davanti a noi abbiamo costantemente nuovi scenari e nuove prove per i quali l’esperienza del passato non sempre è una guida sufficiente. Dobbiamo contare sulla luce che viene da Dio. Il Cristo invia sempre dei messaggeri a coloro che ascoltano la sua voce. In occasione della terribile agonia, durante la notte trascorsa sul Getsemani, i discepoli addormentati non sentirono la voce di Gesù. Avevano una remota percezione della presenza degli angeli, ma non si rendevano conto della grandezza e della gloria di questa scena. A causa del loro torpore, però, non ricevettero la potente dimostrazione che li avrebbe incoraggiati in vista dei terribili momenti che si prospettavano. Anche oggi proprio quegli uomini che hanno maggiore bisogno delle istruzioni divine non sempre le ricevono perché non sono in contatto con il cielo. OGM 277.7

Le tentazioni a cui siamo esposti ogni giorno rendono la preghiera indispensabile. Ovunque andiamo il pericolo ci minacia. Coloro che cercano di liberare altri dal vizio e dalla rovina sono particolarmente esposti alla tentazione. In costante contatto con il male devono resistere con il rischio di essere sviati essi stessi. Sono pochi e decisivi i passi che conducono l’uomo da una posizione elevata e santa a un livello più basso. Un solo istante è sufficiente per prendere una decisione che condizionerà tutto il nostro futuro. Un solo fallimento può lasciare l’uomo in balia del male. Una cattiva abitudine, a cui non sa resistere con fermezza, può diventare una catena d’acciaio che lega l’uomo. OGM 278.1

Molti sono vittime della tentazione perché non hanno lo sguardo fisso su Gesù. Quando il nostro legame con Dio si interrompe restiamo senza difese. Non sono le vostre buone intenzioni o i vostri proponimenti che vi permetteranno di resistere al male. Dovete essere uomini e donne di preghiera. Le vostre richieste non devono essere deboli od occasionali, ma profonde, perseveranti e costanti. Non sempre è necessario inginocchiarsi per pregare. Sviluppate l’abitudine di pregare con il Salvatore quando siete soli, quando camminate e quando svolgete le vostre attività quotidiane. Dal vostro cuore può salire una richiesta silenziosa per la conoscenza, la saggezza e la forza di cui avete bisogno. Ogni vostro respiro sia una preghiera. OGM 278.2

Come collaboratori del Signore dobbiamo raggiungere gli uomini là dove sono, circondati dalle tenebre, immersi nel vizio, degradati dalla corruzione. Ma fissando i nostri sguardi su colui che è il nostro sole e il nostro scudo, il male che ci circonda non lascerà la minima traccia su di noi. Se Dio è la nostra speranza non avremo timore mentre lavoriamo per la salvezza eterna di coloro che stanno per soccombere. Il Cristo nel cuore, il Cristo nella vita questa è la nostra salvaguardia. La sua presenza ispirerà orrore per il male. Il nostro spirito si potrà identificare con il suo e così saremo uniti nei pensieri e negli intenti. OGM 278.3

Fu grazie alla preghiera e alla fede che Giacobbe, uomo debole e peccatore, diventò un principe di Dio. In questo modo anche voi potete diventare uomini e donne nobili, con ideali elevati, che non si lasceranno distogliere in nessun modo dalla verità e dalla giustizia. Siete assillati da mille preoccupazioni, doveri e problemi. Più la vostra posizione è difficile e le vostre responsabilità pesanti più avrete bisogno di Gesù. OGM 279.1

È un grave errore trascurare il culto pubblico reso a Dio: questa opportunità non dovrebbe essere considerata con leggerezza. Coloro che curano i malati spesso non possono godere di questo privilegio, ma dovrebbero fare attenzione ad assentarsi dal luogo di culto se non per validi motivi. OGM 279.2

Nella cura dei malati, più che per qualsiasi altra occupazione, il successo dipende dallo spirito di consacrazione e abnegazione con cui si fa il proprio lavoro. Coloro che hanno delle responsabilità devono mettersi nella posizione migliore per poter ricevere lo Spirito di Dio. Nella misura in cui la vostra occupazione comporta maggiori responsabilità dovrete desiderare con maggiore intensità l’aiuto dello Spirito e la conoscenza di Dio. Nell’adempimento del nostro lavoro nulla è più necessario degli effetti della comunione con il Signore. Nella nostra vita quotidiana dovremo dimostrare che sperimentiamo la pace divina. Questa pace del cuore si manifesterà tramite il nostro comportamento. Darà alla voce una potenza persuasiva. La comunione con Dio nobilita il carattere e la vita. Gli uomini riconosceranno, come fecero con i primi discepoli, che siamo stati con Gesù. Questo assicurerà una forza che nient’altro può garantire. Non dobbiamo privarcene. Dobbiamo vivere una duplice esperienza di vita: una vita di pensiero e di azione, di preghiera silenziosa e di lavoro costante. La forza ricevuta dalla comunione con Dio, unita agli sforzi di sviluppare la mente per la meditazione e l’azione, prepara al compimento dei doveri quotidiani e assicura allo spirito la pace anche nei momenti più difficili. OGM 279.3