Servizio cristiano

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Simpatia e socialità

In ogni ambito della causa di Dio, c'è bisogno di uomini e donne che provino pietà per le disgrazie che colpiscono l'umanità; ma un simile atteggiamento è cosa rara. — The Review and Herald, 6 maggio 1890. SC 190.5

Abbiamo bisogno di manifestare maggiore simpatia cristiana; che non è solo quella per quanti ci appaiono immacolati, ma la simpatia per il povero, il sofferente, per chi è combattuto e per chi cade spesso nell'errore, pecca e poi si pente, subisce la tentazione e lo scoraggiamento. Dobbiamo andare incontro ai nostri simili, commossi dalla consapevolezza delle loro infermità, come ci ha insegnato il nostro compassionevole Sommo Sacerdote. — Gospel Workers, 141 (1915). SC 190.6

Come popolo perdiamo molto per mancanza di simpatia e socievolezza. Chi parla di indipendenza e si chiude in se stesso non adempie il compito che Dio gli ha affidato. In quanto figli di Dio, dipendiamo gli uni dagli altri per la nostra felicità. Su noi gravano le esigenze di Dio e dell'umanità quindi, in questa vita, ciascuno di noi deve fare la propria parte... Esprimendo gli elementi innati della nostra natura proviamo simpatia per i nostri fratelli e gioia per gli sforzi fatti in vista del bene del prossimo. — Testimonies for the Church 4:71, 72 (1885). SC 190.7

Un giorno, il Salvatore era ospite a casa di un fariseo. Accettava gli inviti di ricchi e poveri e, come sua abitudine, ha approfittato di quella occasione per illustrare determinate verità. — Christ's Object Lessons, 219 (1900). SC 191.1