La Storia Della Redenzione
Giuda tradisce Gesù
Mi fu mostrato Gesù mentre era nel giardino con i suoi discepoli. Profondamente rattristato disse loro di vegliare e pregare per timore che fossero tentati. Sapeva che la loro fede sarebbe stata messa alla prova, che le loro aspettative sarebbero state deluse e avrebbero avuto bisogno di quella forza che si ottiene vegliando e pregando con fervore. Piangendo e gridando Gesù implorava: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta”. Il Figlio di Dio pregò in uno stato di profonda angoscia. Grosse gocce di sangue cadevano dalla sua fronte per terra. SDR 149.1
Gli angeli assistevano alla scena ma solo uno di loro ebbe il compito di andare e confortare il Figlio di Dio nella sua agonia. Non c’era più gioia in cielo; gli angeli si tolsero le corone, si allontanarono dalle arpe, seguirono in silenzio e con profondo interesse quei momenti d’angoscia assoluta. Avrebbero desiderato circondare il Figlio di Dio, ma i loro capi non lo permisero per paura che lo liberassero: il piano della salvezza era stato ben delineato e doveva essere compiuto. SDR 149.2
Dopo che Gesù ebbe pregato tornò dai suoi discepoli, ma essi stavano dormendo. In quel terribile momento non ebbe la possibilità di contare né sulla loro simpatia né sulle loro preghiere. Pietro, che un momento prima era stato così zelante, dormiva profondamente. Gesù ricordandogli le sue affermazioni gli disse: “. Così, non siete stati capaci di vegliare con me un’ora sola?” Matteo 26:40. SDR 149.3
Tre volte il Figlio di Dio pregò durante la sua agonia. Poi arrivò Giuda, con il suo gruppo di uomini armati. Si avvicinò al Maestro, come al solito, per salutarlo. Il gruppo circondò Gesù, ma egli manifestò la sua potenza divina dicendo: “Chi cercate?... Io sono”. Quegli uomini caddero a terra. Gesù fece questa domanda perché potessero rendersi conto della sua potenza e avere la prova che avrebbe potuto liberarsi se solo lo avesse voluto. SDR 149.4
I discepoli cominciarono a sperare quando videro quelle persone armate di spade e bastoni cadere così bruscamente. Mentre si alzavano e circondavano nuovamente il Figlio di Dio, Pietro tirò fuori la spada e colpì un servo del sommo sacerdote, tagliandogli un orecchio. Gesù gli ordinò di mettere via la spada dicendo: “Credi forse che io non potrei pregare il Padre mio che mi manderebbe in quest’istante più di dodici legioni d’angeli?” Versetto 53. SDR 149.5
Vidi che quando Gesù disse queste parole i volti degli angeli si animarono di speranza; essi erano pronti a circondare il loro Capo e a disperdere quella folla eccitata, ma si rattristarono quando Gesù aggiunse: “Come dunque si adempirebbero le Scritture, secondo le quali bisogna che così avvenga?” (v.54) I cuori dei discepoli furono sopraffatti dalla disperazione e dalla delusione mentre Gesù lasciava che i suoi nemici lo portassero via. SDR 150.1
I discepoli, temendo per la loro vita, fuggirono. Gesù fu lasciato solo, nelle mani di una folla assassina. Quale trionfo per Satana in quel momento! E quanta tristezza e dolore per gli angeli di Dio! Molti gruppi di angeli, ognuno guidato da un capo potente, furono inviati ad assistere alla scena. Dovevano registrare ogni insulto, ogni crudeltà inflitta al Figlio di Dio e anche ogni angoscia che Gesù avrebbe provato, perché proprio i protagonisti di questa terribile scena un giorno l’avrebbero rivista. SDR 150.2