La Storia Della Redenzione
Capitolo 27—Il Tradimento Di Cristo
Fui trasportata al tempo in cui Cristo festeggiò la Pasqua con i suoi discepoli. Satana aveva ingannato Giuda e lo aveva convinto di essere un vero discepolo di Cristo, mentre il suo cuore era sempre stato corrotto. Aveva visto i miracoli di Gesù, lo aveva seguito durante il suo ministero e aveva ricevuto prove evidenti che si trattasse del Messia, ma era condizionato dall’avidità: amava il denaro. SDR 147.1
Un giorno aveva manifestato con forza il suo disappunto per l’olio profumato e costoso utilizzato per Gesù. Maria amava il suo Signore che aveva perdonato i suoi peccati e risuscitato dai morti il suo caro fratello. Era convinta che non ci fosse nulla di troppo costoso per Gesù. Più prezioso fosse stato l’olio meglio avrebbe potuto esprimere la sua gratitudine nei confronti del Salvatore. Giuda, per scusare la sua avarizia, disse che l’olio avrebbe potuto essere venduto e il ricavato donato ai poveri. Ma non era un’affermazione dettata dalla preoccupazione per i sofferenti, perché era egoista e spesso si era appropriato, per uso personale, di quello che gli era stato affidato come offerta per i poveri. Non si era mai preoccupato del benessere di Gesù, né delle sue esigenze, parlava dei poveri solo per nascondere il suo tornaconto. Quell’atto di generosità di Maria rappresentava un forte rimprovero per la sua avidità. La strada per la tentazione di Satana era aperta: avrebbe fatto breccia facilmente nel suo cuore. SDR 147.2
I sacerdoti e i capi dei giudei odiavano Gesù, ma le folle si accalcavano per ascoltare le sue parole piene di saggezza e vedere le sue opere potenti. La gente manifestava un profondo interesse e seguiva Gesù per ascoltare gli insegnamenti di un Maestro straordinario. Molti capi del popolo credevano in lui ma non osavano confessare la loro fede per paura di essere cacciati dalla sinagoga. SDR 147.3
I sacerdoti e gli anziani decisero di fare qualcosa per distogliere l’attenzione del popolo da Gesù. Temevano che tutti potessero credere in lui, e non si sentivano al sicuro. Dovevano scegliere tra perdere la propria posizione o condannare a morte Gesù. Anche dopo la sua morte sarebbero rimaste ancora le testimonianze viventi della sua potenza. Gesù aveva risuscitato Lazzaro dai morti e temevano che se lo avessero ucciso, Lazzaro avrebbe testimoniato del suo grande potere. Le persone accorrevano per vedere colui che era stato risuscitato dai morti e allora i capi decisero di uccidere anche Lazzaro e spegnere così tutto quell’entusiasmo. SDR 147.4
Cercarono di concentrare l’attenzione del popolo sulle tradizioni e sulle dottrine umane, sulla decima della menta e del cumino, ed esercitare nuovamente il loro influsso sul popolo. Si accordarono per catturare Gesù in un momento in cui fosse stato solo; infatti, se avessero tentato di prenderlo in mezzo alla folla, mentre la gente si entusiasmava per i suoi discorsi, sarebbero stati lapidati. SDR 148.1
Giuda sapeva che i capi sacerdoti e gli anziani avevano progettato di catturare Gesù, e si offrì di tradirlo per poche monete d’argento. Il suo amore per il denaro lo portò ad accettare di tradire il Signore per consegnarlo nelle mani dei suoi peggiori nemici. SDR 148.2
Satana stava lavorando direttamente tramite Giuda, e nello scenario toccante dell’ultima Cena, il traditore aveva già deciso di abbandonare il suo Maestro. Gesù disse con tristezza ai suoi discepoli che quella notte si sarebbero sentiti a disagio per causa sua, ma Pietro affermò con veemenza che se anche tutti gli altri si fossero vergognati, a lui non sarebbe successo. Gesù disse a Pietro: “...Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; ma io ho pregato per te, affinché la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, fortifica i tuoi fratelli”. Luca 22:31, 32. SDR 148.3