La Storia Della Redenzione
Adamo ed Eva avvertiti
Nel consiglio del cielo si decise di inviare degli angeli per avvertire Adamo del pericolo. Due angeli si affrettarono a visitare i nostri progenitori. La santa coppia li accolse con gioiosa innocenza, esprimendo gratitudine al loro Creatore per averli circondati con una tale profusione della Sua generosità. Potevano godere di tutto ciò che era bello e attraente, e tutto sembrava saggiamente adattato ai loro bisogni. Ciò che apprezzavano al di sopra di ogni cosa, erano le benedizioni, era il loro rapporto con il Figlio di Dio e gli angeli celesti. Potevano parlare di molte cose con i santi visitatori, come per esempio delle scoperte sulle bellezze della natura. Oltre a ciò, avevano molte domande da porre, relative a molte altre cose che per ora non potevano comprendere chiaramente. SDR 16.3
Gli angeli gentilmente e amorevolmente fornirono loro le informazioni che desideravano. Raccontarono la triste storia della ribellione e della caduta di Satana. Quindi li informarono chiaramente che l'albero della conoscenza era stato posto nel giardino come prova della loro obbedienza e del loro amore per Dio; che gli angeli santi potevano mantenere la loro condizione elevata e felice solo se erano obbedienti; che essi erano in una situazione simile; che potevano obbedire alla legge di Dio ed essere ineffabilmente felici, o disobbedire e perdere la loro condizione elevata e cadere nella disperazione. Dissero ad Adamo ed Eva che Dio non li avrebbe costretti ad obbedire; che non li aveva privati del potere di agire contro la loro volontà; che erano esseri dotati di una natura morale, liberi di obbedire o disobbedire. C'era solo una proibizione che Dio aveva ritenuto opportuno imporre loro fino a quel momento. Se avessero trasgredito la volontà di Dio sarebbero sicuramente morti. Essi dissero ad Adamo ed Eva che l'angelo più eccelso, che era vicino a Cristo, aveva rifiutato di obbedire alla legge di Dio, che era stata promulgata per governare gli esseri celesti; che questa ribellione aveva provocato una guerra in cielo, che come risultato il ribelle era stato espulso, e che ogni angelo che si era unito a lui nel mettere in dubbio l'autorità dell'Eterno era stato anch'esso cacciato dal cielo; e che questo avversario caduto era ora il nemico di tutti coloro che avevano a cuore gli interessi di Dio e del Suo caro Figlio. SDR 17.1
Dissero loro che Satana si proponeva di far loro del male, e che era necessario che fossero protetti, poiché avrebbero potuto entrare in contatto con il nemico caduto; ma che non poteva far loro alcun male finché rimanevano obbedienti ai comandamenti di Dio, perché se necessario tutti gli angeli del cielo sarebbero venuti in loro aiuto piuttosto che permettergli di ferirli in qualsiasi modo. Ma se disobbedivano ai comandamenti di Dio, allora Satana avrebbe avuto il potere di infastidirli, confonderli e tormentarli. Se si fossero mantenuti saldi di fronte alle prime insinuazioni di Satana, sarebbero stati al sicuro come gli angeli del cielo. Ma se avessero ceduto al tentatore, Colui che non aveva protetto gli angeli eccelsi non avrebbe potuto proteggere neanche loro. Essi avrebbero dovuto soffrire le conseguenze della loro trasgressione, perché la legge di Dio è sacra come Lui stesso, ed Egli richiede una perfetta obbedienza da parte di tutti, in cielo e in terra. SDR 17.2
Gli angeli consigliarono ad Eva di non separarsi da suo marito nello svolgere i suoi compiti, perché avrebbe potuto incontrare l'avversario caduto. Se si separavano, sarebbero stati più in pericolo che se fossero stati insieme. Gli angeli gli raccomandarono di seguire rigorosamente le indicazioni che Dio aveva dato loro in merito all'albero della conoscenza, perché se avessero obbedito perfettamente sarebbero stati al sicuro, e l'avversario caduto non avrebbe avuto alcun potere di ingannarli. Dio non avrebbe permesso a Satana di sottoporre la santa coppia a continue tentazioni. Egli poteva avere accesso solo all’albero della conoscenza del bene e del male. SDR 17.3
Adamo ed Eva assicurarono agli angeli che non avrebbero mai disobbedito ai comandamenti di Dio, perché il loro più grande desiderio era quello di fare la Sua volontà. Gli angeli si unirono a loro in santi canti di musica armoniosa, e mentre i loro inni si elevavano nel giardino dell'Eden, Satana ascoltava la melodia di gioiosa adorazione al Padre e al Figlio. E mentre ascoltava, la sua invidia, il suo odio e la sua cattiveria aumentavano. Poi comunicò ai suoi seguaci il suo ardente desiderio di incitare Adamo ed Eva a disubbidire, in modo da poter attirare su di loro l'ira di Dio e sostituire i loro canti di lode con l'odio e le maledizioni verso il loro Creatore. SDR 18.1