La Storia Della Redenzione
Il passaggio del Giordano
I sacerdoti andavano davanti al popolo portando l'arca contenente la legge di Dio. E quando i loro piedi entrarono nelle acque del Giordano, le stesse si aprirono verso l’alto formando un muro, e i sacerdoti passarono oltre insieme all’arca che era un simbolo della Presenza Divina; poi, l'esercito ebraico seguì l’arca. Quando i sacerdoti furono a metà del Giordano, fu comandato loro di restare nel letto del fiume finché tutto l'esercito d'Israele non fosse passato. La generazione allora esistente degli israeliti era convinta che le acque del Giordano fossero soggette alla stessa potenza che i loro padri avevano visto manifestarsi sul Mar Rosso quarant'anni prima. Molti di loro erano passati attraverso il Mar Rosso quando erano bambini, mentre ora passarono sul Giordano come uomini di guerra, completamente equipaggiati per la battaglia. SDR 122.1
Dopo che tutto l'esercito d'Israele ebbe passato il Giordano, Giosuè comandò ai sacerdoti di uscire dal fiume. Non appena i sacerdoti uscirono dal fiume e si fermarono sull'asciutto, le acque che erano state trattenute, furono liberate e ricoprirono il solco scavato dall’acqua. SDR 122.2
Questo meraviglioso miracolo compiuto per gli israeliti accrebbe notevolmente la loro fede. In ricordo di questo miracolo, dodici uomini scelti precedentemente, uno per ogni tribù, presero una pietra dal letto del fiume e la portarono sulla riva occidentale. Queste pietre dovevano formare un monumento per ricordare alle generazioni future il luogo in cui gli israeliti si erano accampati per la prima volta oltre il fiume. SDR 122.3
Quando i re degli amorei e dei cananei seppero la notizia che gli israeliti avevano attraversato miracolosamente il Giordano, ne furono terrificati. Gli israeliti avevano già ucciso cinque re di Madian, re degli amorei, e Og di Basan e ora la notizia del recente passaggio dell’impetuoso e gonfio Giordano terrorizzò le nazioni vicine. Qui, Giosuè circoncise tutte le persone che erano nate nel deserto. E i figli d’Israele s’accamparono a Ghigal e celebrarono la Pasqua. E il Signore disse a Giosuè: “Oggi vi ho rotolato di dosso il vituperio dell’Egitto”. (v.9) SDR 122.4
Precedentemente i popoli pagani avevano biasimato il Signore e il suo popolo perché gli ebrei, subito dopo aver lasciato l’Egitto, non erano riusciti a entrare in possesso del paese di Canaan. I loro nemici avevano trionfato perché Israele aveva vagato a lungo nel deserto, e avevano dichiarato che il Dio degli ebrei non sapeva guidarli nella terra promessa. Ma ora che il Signore aveva chiaramente manifestato la sua potenza e il suo favore aprendo un varco nel Giordano per il suo popolo, i nemici non li potevano più deridere. SDR 122.5
La manna era continuata fino a quel momento, ma ora che gli israeliti stavano per possedere Canaan e mangiare del frutto del paese, non ne avevano più bisogno e cessò. La manna cessò l’indomani del giorno in cui mangiarono de’ prodotti del paese; e i figliuoli d’Israele non ebbero più manna, ma mangiarono, quell’anno stesso del frutto del paese di Canaan”. Giosuè 5:11. I lunghi anni di pellegrinaggio nel deserto erano finiti. Finalmente i piedi degli israeliti calcavano la terra promessa. SDR 123.1