La Storia Della Redenzione
Una dura punizione
Il Signore avrebbe rimosso questa impressione per sempre dalle loro menti, vietando a Mosè di entrare nella Terra Promessa. Il Signore aveva altamente esaltato Mosè. Gli aveva rivelato la sua grande gloria. Lo aveva portato in una sacra vicinanza con Sé stesso sul monte e si era degnato di parlare con lui come un uomo parla con un amico. Aveva comunicato a Mosè, e tramite lui al popolo, la Sua volontà, i Suoi statuti e le Sue leggi. Il suo essere così esaltato e onorato da Dio rese il suo errore di maggiore grandezza. Mosè si pentì del suo peccato e si umiliò grandemente davanti a Dio. Riferì a tutto Israele il suo dolore per il suo peccato. Il risultato del suo peccato non lo nascose, ma disse loro che per non aver così attribuito gloria a Dio, non poteva condurli alla Terra Promessa. Quindi chiese loro, se questo errore da parte sua era così grande da essere così corretto da Dio, come avrebbe considerato Dio i loro ripetuti mormorii nell'accusarlo (Mosè) con le insolite visite di Dio a causa dei loro peccati. SDR 116.3
In questo particolare caso, Mosè, invece di magnificare il nome del Signore davanti al Suo popolo, volle dare l’impressione che era stato lui a far scaturire l’acqua dalla roccia. Ma Mosè, non era che un semplice uomo, e quindi avrebbe dovuto seguire la guida e la direzione di Uno che è più potente di lui, Gesù, il Figlio di Dio. Se si fosse comportato correttamente, il popolo non avrebbe più dubitato. Dove molto è dato, molto è richiesto. Eppure, Mosè era stato generosamente favorito della maestà di Dio. La luce e la gloria di Dio gli erano state impartite in ricca abbondanza. Il suo volto aveva riflesso sul popolo la gloria che il Signore aveva fatto risplendere su di lui. Tutti saranno giudicati in base ai privilegi, la luce e i benefici concessi. SDR 116.4
I peccati degli uomini buoni, il cui comportamento generale è stato d’esempio, sono particolarmente offensivi per Dio. Questi loro peccati, da una parte fanno trionfare Satana e dall’altra insultano gli angeli di Dio. Essi, quali strumenti di Dio, danno ai peccatori l’occasione di sollevarsi contro Dio. Il Signore stesso aveva guidato Mosè in un modo speciale e gli aveva rivelato la Sua gloria, come a nessun altro essere sulla terra. Sì, per natura era impaziente, ma avendo afferrato saldamente la grazia di Dio e implorato con tanta umiltà la saggezza dal cielo che fu rafforzato da Dio e vinse la sua impazienza da essere chiamato da Dio l'uomo più mite sulla faccia di tutta la terra. SDR 117.1
Aaronne morì sul monte Hor, poiché il Signore aveva detto che non sarebbe dovuto entrare nella Terra Promessa. Egli, insieme a Mosè, aveva peccato colpendo la roccia a Meriba con la verga. Mosè e i figli di Aaronne lo seppellirono sul monte, affinché il popolo non fosse tentato di fare una cerimonia troppo grande sulla sua tomba e si rendesse colpevole del peccato di idolatria. SDR 117.2