La Storia Della Redenzione

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Costruzione secondo il modello

Dopo che la costruzione del tabernacolo fu completata, Mosè esaminò tutto il lavoro. E avendo confrontato con il modello e le istruzioni che aveva ricevuto da Dio, vide che ogni parte di esso concordava con il modello; così Mosè li benedisse. Dio diede un modello dell'arca a Mosè, con istruzioni speciali su come realizzarlo. SDR 105.2

All’interno, oltre la cortina, c’era il luogo santissimo, il centro del servizio simbolico dell’espiazione e dell’intercessione; esso collegava il cielo e la terra. Vi si trovava l’arca, una cassa in legno di acacia completamente ricoperta d’oro, che portava sul bordo superiore una cornice dello stesso metallo. L’arca custodiva le tavole di pietra sulle quali Dio aveva scritto i dieci comandamenti. Per questo motivo venne chiamata “arca del testamento di Dio” o anche “arca del patto”; i comandamenti infatti costituivano la base dell’alleanza fra Dio e Israele. SDR 105.3

Il coperchio dell’arca veniva chiamato propiziatorio ed era d’oro massiccio. Alle sue estremità si trovavano due cherubini d’oro; le loro ali si stendevano una verso l’alto e l’altra verso il basso, a coprire il corpo (Ezechiele 1:11) in segno di ossequio e umiltà. Le due statue erano rivolte l’una verso l’altra, e il loro sguardo si posava con devozione sull’arca: il loro atteggiamento esprimeva il rispetto che gli angeli hanno per la legge di Dio e il loro interesse per il piano della salvezza. Al di sopra del propiziatorio, tra i due cherubini, c’era la Shekinah, la manifestazione della presenza divina tramite cui Dio esprimeva la sua volontà. A volte i messaggi divini venivano trasmessi al sommo sacerdote da una voce proveniente dalla nuvola; in altri casi, una luce illuminava il cherubino di destra per concedere l’approvazione a una richiesta; il segnale della disapprovazione era invece un’ombra che velava il cherubino di sinistra. SDR 105.4