La Storia Della Redenzione
Israele influenzato dal loro ambiente
Gli egiziani non solo derisero le speranze della liberazione del popolo d’Israele, ma testimoniarono pure il disprezzo verso il loro Dio; li consideravano semplicemente come una nazione di schiavi e si rivolsero a loro con un tono provocatorio: Se il vostro Dio è così giusto e misericordioso e possiede potere al di sopra degli dei egizi, perché non vi rende un popolo libero? Perché non manifesta la Sua grandezza e potenza? SDR 77.2
Gli egiziani quindi richiamarono l'attenzione degli israeliti sul loro popolo che adorava dei di loro scelta, dei che gli israeliti consideravano falsi. Pieni d’orgoglio dissero che i loro dei li avevano fatti prosperare, e che avevano dato loro cibo, vestiario e grandi ricchezze, e che gli stessi loro dei avevano dato gli israeliti nelle loro mani per servirli, che avevano il potere di opprimerli e distruggere le loro vite. Deridevano l'idea che un giorno fossero mai stati liberati dalla schiavitù. SDR 77.3
Il faraone si vantava di voler vedere il loro Dio liberarli dalle sue mani. Tali parole distrussero le speranze di molti figli d'Israele. Sapevano di essere stati trattati come schiavi e che dovevano sopportare l’oppressione egiziana. I loro figli maschi erano stati cacciati e uccisi. Per loro che adoravano il Dio del cielo, la vita era diventata un peso. Poi misero a confronto la loro condizione con quella degli egiziani e quindi cominciarono a dubitare della salvezza del potere di un Dio. Non credevano affatto in un Dio vivente che avesse il potere di salvare o distruggere. Alcuni di loro adoravano idoli, immagini di legno e pietra, mentre altri scelsero di adorare il sole, la luna e le stelle; eppure erano prosperi e ricchi. E alcuni ebrei pensavano che se Dio fosse stato al di sopra di tutti gli dei non li avrebbe lasciati in schiavitù di una nazione idolatra. SDR 77.4
Coloro che rimasero fedeli a Dio, compresero tuttavia che il Signore aveva permesso la schiavitù degli israeliti perché essi si erano uniti in matrimonio con i pagani, e avevano ceduto all’idolatria. Essi rassicurarono gli scoraggiati, annunciando che presto la schiavitù sarebbe terminata. Gli ebrei credevano di ottenere la liberazione senza affrontare alcuna sofferenza: non erano pronti per la libertà. La loro fede era debole ed essi non riuscivano a sopportare con pazienza le avversità, in attesa dell’intervento divino. Gli altri, invece, dichiararono fermamente ai loro fratelli che presto Dio li avrebbe fatti risalire dall'Egitto e avrebbe spezzato il loro giogo di schiavitù. SDR 77.5
Era giunto il tempo in cui Dio avrebbe risposto alle preghiere del suo popolo oppresso e li avrebbe portati dall'Egitto con potenti dimostrazioni del suo potere che gli egiziani sarebbero stati costretti a riconoscere che il Dio degli ebrei, che avevano disprezzato, era al di sopra di tutti gli dei. Inoltre, li avrebbe puniti per la loro idolatria e per il loro orgoglioso vanto. Dio avrebbe glorificato il Suo nome, affinché le altre nazioni potessero sentire la Sua potenza e tremare davanti ad essa; e infine, che il Suo popolo, vedendo le Sue opere miracolose, avrebbe dovuto abbandonare completamente l’idolatria e quindi adorarlo. SDR 78.1
Con la liberazione di Israele dalla schiavitù, Dio mostrò chiaramente la Sua misericordia al Suo popolo davanti a tutti gli egiziani. Dio aveva ritenuto opportuno eseguire i suoi giudizi sul faraone al fine di convincerlo che il suo potere era superiore a tutti gli altri; affinché il suo nome potesse essere conosciuto in tutta la terra, avrebbe dato una prova esemplare a tutte le nazioni della sua potenza e giustizia divine. Era il disegno di Dio che queste dimostrazioni del Suo potere rafforzassero la fede del popolo israelita e che i loro posteri adorassero solo Colui che aveva operato tali prodigi in loro favore. Mosè disse al Faraone, che Dio, che fingeva di non conoscerlo, lo avrebbe costretto a riconoscere la Sua autorità come Sovrano supremo. SDR 78.2