La Storia Della Redenzione

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Il ritorno a Canaan

In assenza di Labano, Giacobbe prese la sua famiglia e tutto ciò che aveva e partì. Dopo aver proseguito il suo viaggio per tre giorni, Labano seppe che Giacobbe era partito e si arrabbiò molto; decise quindi di inseguirlo e dopo sette giorni lo raggiunse presso il monte Galaad. Ma il Signore ebbe pietà di Giacobbe. E ancor prima che Labano lo raggiungesse, il Signore in sogno gli disse: “Guardati dal parlare a Giacobbe né in bene né in male”, cioè di non costringerlo a tornare o di sollecitarlo a tornare con dichiarazioni lusinghiere. SDR 61.1

Quando Labano vide Giacobbe, gli disse: “Che cosa hai fatto ingannandomi in questo modo e conducendo via le mie figlie come prigioniere di guerra”? “Ora è in mio potere di farvi del male; ma il Dio di tuo padre mi parlò la notte scorsa, dicendo: “Guardati dal parlare a Giacobbe né in bene né in male”. Allora, Giacobbe ricordò a Labano la sua condotta scorretta nei suoi confronti, poiché aveva considerato solo il proprio vantaggio. Richiamò l'attenzione dello zio sulla rettitudine della sua condotta mentre era con lui e disse: “Io non ti ho mai portato gli animali lacerati dalle fiere; ne ho subita la perdita io stesso; tu reclamavi da me ciò che era stato rubato di giorno o rubato di notte. Questa era la mia sorte: di giorno mi consumava il caldo e il freddo intenso di notte, e il sonno fuggiva dai miei occhi Sono stato vent'anni in casa tua; ti ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per il tuo gregge, tu hai mutato il mio salario dieci volte. Se il DIO di mio padre, il DIO di Abramo e il Terrore di Isacco non fosse stato a mio favore, tu mi avresti certamente rimandato via a mani vuote. DIO ha veduto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la notte scorsa ha pronunziato la sua sentenza”. Genesi 31:39-42 SDR 61.2

Allora Labano rispose e disse: “Queste figlie sono mie figlie, questi figli sono miei figli, queste greggi sono mie greggi, e tutto quel che vedi è mio. Ma che posso io fare oggi a queste mie figlie o ai loro figli che esse hanno partorito? Or dunque vieni, facciamo un patto fra me e te, e serva esso di testimonianza fra me e te”. Genesi 31:43,44 Poi, Giacobbe disse ai suoi fratelli: “Raccogliete delle pietre”. Allora Labano replicò: “L’Eterno tenga l’occhio su me e su te quando saremo nell’impossibilità di vederci l’un l’altro. Se tu maltratti le mie figlie o se prendi altre mogli oltre le mie figlie, anche se non c’è alcun uomo con noi, ricordati che Dio è testimone fra me e te”. E Labano disse ancora a Giacobbe: «Ecco questo mucchio di pietre, ed ecco la stele che io ho eretto fra me e te. Sia questo mucchio un testimone e sia questa stele un testimone che io non oltrepasserò questo mucchio per venire a far del male a te, e che tu non oltrepasserai questo mucchio e questa stele per far del male a me. Il DIO di Abramo e il DIO di Nahor, il DIO del loro padre, sia giudice fra noi!». E Giacobbe giurò per il Terrore di Isacco suo padre. Genesi 31:51-53 SDR 61.3

Mentre Giacobbe continuava il suo cammino, gli si fecero incontro degli angeli di Dio. Come Giacobbe li vide, disse: “Questo è l’accampamento di Dio”. Egli vide in sogno gli angeli di Dio accampati intorno a lui. Poi mandò un messaggio umile e conciliante a suo fratello Esau: “E i messaggeri tornarono da Giacobbe, dicendo: “Siamo andati da tuo fratello Esau, e anche lui ti viene incontro, con quattrocento uomini. Giacobbe ebbe molta paura ed era angosciato; e divise il popolo che aveva con sé, le greggi, gli armenti e i cammelli in due schiere. E disse: “Se Esau viene contro una schiera e l’attacca, l'altra schiera fuggirà”. Genesi 32:8 SDR 62.1

Poi Giacobbe disse ancora. “O DIO di mio padre Abramo, DIO di mio padre Isacco, o Eterno, che mi dicesti: “Torna al tuo paese e al tuo parentado e ti farò del bene”, io non sono degno di tutte le benignità e di tutta la fedeltà che hai usato col tuo servo, poiché io passai questo Giordano solamente col mio bastone e ora son divenuto due schiere. Liberami, ti prego, dalle mani di mio fratello, dalle mani di Esau, perché io ho paura di lui e temo che egli venga ad attaccarmi, non risparmiando né madri né bambini. E tu dicesti: “Certo, io ti farò del bene e farò diventare la tua discendenza come la sabbia del mare, che non si può contare tanto è numerosa”. Genesi 32:9-12 SDR 62.2