La Storia Della Redenzione

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Gli anni di esilio di Giacobbe

Rebecca si pentì amaramente del cattivo consiglio che diede a Giacobbe, perché dovette separarsi per sempre da suo figlio. Giacobbe fu costretto a fuggire per salvarsi la vita dall'ira di Esau, e lei non lo vide più. Isacco visse molti anni dopo aver benedetto Giacobbe, e si convinse dalla condotta di Esau e Giacobbe che la benedizione apparteneva davvero a Giacobbe. SDR 59.3

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Nella sua vita matrimoniale Giacobbe non fu felice, sebbene le sue mogli fossero sorelle. Giacobbe servì fedelmente il padre di Rachele sette anni, che “...gli parvero pochi giorni per l’amore che le portava”. Genesi 29:20. Dopo aver servito sette anni per lei, Labano lo tradì e gli diede invece Lea. Quando si rese conto che era stato imbrogliato, e che Lea aveva avuto parte nella truffa, non poté amarla. Giacobbe rimproverò Labano per aver trattato i suoi affetti con tanta leggerezza dandogli Lea, che non amava. Il padre supplicò Giacobbe di non mandarla via, perché a quel tempo questo era considerato una tremenda disgrazia, non solo per la moglie ma per tutta la famiglia. Giacobbe si trovò in una situazione molto difficile, ma alla fine decise di tenere Lea e di sposare anche sua sorella. Ma comunque, fu sempre Rachele quella più amata. SDR 60.1

Labano si rivelò un egoista nei suoi rapporti con Giacobbe. Pensava solo di avvantaggiarsi delle fedeli fatiche di Giacobbe. Se non fosse stato per il timore di incontrare Esau, Giacobbe avrebbe lasciato da molto tempo il suo scaltro parente. Sentì le lamentele dei figli di Labano che dicevano: “Giacobbe ha preso tutto quello che era di nostro padre, e da quello che era di nostro padre ha acquisito tutte queste ricchezze”. Giacobbe si accorse dal volto di Labano che non era più lo stesso di prima nei suoi confronti. Era molto preoccupato e non sapeva cosa fare. In quel momento di difficoltà si ricordò della promessa ricevuta a Bethel e presentò la sua situazione a Dio per chiedergli un consiglio. La sua preghiera fu esaudita da un sogno in cui il Signore gli disse: “...Torna al paese de’ tuoi padri e al tuo parentado; e io sarò teco”. Genesi 31:3. SDR 60.2

“Allora Giacobbe mandò a chiamare Rachele e Lea, perché venissero nei campi, presso il suo gregge, e disse loro: «Io vedo che il volto di vostro padre verso di me non è più quello di prima; ma il DIO di mio padre è stato con me. E voi sapete che io ho servito il padre vostro con tutta la mia forza, mentre vostro padre mi ha ingannato e ha mutato il mio salario dieci volte; ma DIO non gli ha permesso di farmi del male. Se egli diceva: “I capi chiazzati saranno il tuo salario”, tutto il gregge figliava agnelli chiazzati; e se diceva: “I capi striati saranno il tuo salario”, tutto il gregge figliava agnelli striati. Così DIO ha tolto il bestiame a vostro padre e lo ha dato a me. Una volta, al tempo che le greggi entravano in calore, io alzai gli occhi e vidi in sogno che i capri che montavano le femmine erano striati, chiazzati e screziati”. Genesi 31:4-10 Giacobbe raccontò loro il sogno che Dio gli aveva dato, in cui gli disse di lasciare Labano e di tornare dai suoi parenti. Anche Rachele e Lea espressero la loro insoddisfazione per il comportamento del loro padre. “Abbiamo noi una parte o un'eredità nella casa di nostro padre? Non ci considera egli come stranieri, poiché ci ha venduto e si è mangiato tutto il nostro denaro? Poiché tutta la ricchezza che Dio ha tolto a nostro padre è nostra e dei nostri figli, or dunque fa’ tutto ciò che DIO ti ha detto” Genesi 31:14-16 SDR 60.3