La Storia Della Redenzione
La guerra in cielo
Ribellarsi contro il governo divino rappresentava un grave peccato. In cielo aleggiava una forte tensione. Gli angeli erano divisi in gruppi e ogni gruppo aveva un comandante che lo guidava. Satana, ambizioso e per niente disposto a sottomettersi all’autorità di Gesù, suscitava il dubbio nei confronti del governo di Dio. Alcuni degli angeli simpatizzarono con lui e aderirono alla sua ribellione, mentre altri difesero con forza l’onore e la saggezza di Dio nell’aver accordato autorità a suo Figlio. Tutti gli esseri del cielo furono invitati a presentarsi davanti al Padre per essere giudicati. SDR 7.1
Satana manifestò con audacia il suo malcontento perché Cristo era stato preferito a lui. Egli, si alzò in piedi e con orgoglio sostenne che doveva essere uguale a Dio e partecipare nei concili col Padre per conoscere i Suoi piani. In risposta, il Padre disse che i Suoi piani segreti li avrebbe rivelati solo a Suo Figlio, e richiedeva che tutta la famiglia celeste incluso Satana, gli rendesse un’ubbidienza assoluta e indiscutibile; e che lui (Satana) si era dimostrato indegno di avere un posto in cielo. Allora, Satana esultando, indicò con allegrezza i suoi simpatizzanti, che erano circa la metà degli angeli, ed esclamò: “Tutti questi angeli sono con me, voi espellerete anche loro lasciando un vuoto simile nel cielo?” Poi aggiunse, che era disposto a resistere all’autorità di Cristo, e a difendere il suo posto in cielo con la forza del suo potere, forza contro forza. SDR 7.2
Gli angeli buoni piansero ascoltando le parole di Satana e le sue vanterie. La decisione era presa, i ribelli dovevano essere espulsi dal cielo. Il loro stato elevato sarebbe stato mantenuto a condizione della loro assoluta obbedienza alla legge che Dio aveva dato per governare l'alto ordine delle intelligenze. Non era stato preso alcun provvedimento per salvare coloro che avrebbero trasgredito la Sua legge. L’audacia e la ribellione di Satana crebbero a tal punto da mostrare il suo disprezzo per la legge del Creatore. Satana non poteva più sopportare questo. Affermò che gli angeli non avevano bisogno di leggi; dovevano essere lasciati liberi di seguire la loro volontà, e che la stessa loro volontà li avrebbe guidati nel modo giusto. E poiché secondo Satana la legge di Dio era una restrizione della loro libertà, scelse di abolirla. Secondo lui era necessario migliorare la condizione degli angeli. SDR 8.1
Ma Dio, che aveva promulgato le leggi e le aveva equiparate a sé stesso, non la pensava così. La felicità dell’esercito angelico dipendeva dalla loro perfetta obbedienza alla legge. Ognuno aveva un lavoro speciale da svolgere, e fino al tempo della ribellione di Satana, nel cielo c'erano stati ordine e armonia perfetti. SDR 8.2
Allora ci fu guerra in cielo. Il Figlio di Dio, il principe celeste, e i suoi angeli fedeli entrarono in conflitto con l'arci-ribelle e coloro che si unirono a lui. Il Figlio di Dio e gli angeli fedeli prevalsero, e Satana e i suoi seguaci furono espulsi dal cielo. Tutta la schiera celeste riconobbe e adorò il Dio della giustizia. In cielo non rimase alcuna traccia di ribellione. Tutto era di nuovo tranquillo e armonioso come prima. Gli angeli piansero la sorte di coloro che erano stati loro compagni di felicità e beatitudine. Il cielo sentì la loro perdita. SDR 8.3
Il Padre consultò il Figlio riguardo all'esecuzione immediata del suo proposito di creare l'uomo per abitare la terra. Lo avrebbe messo alla prova per verificare la sua lealtà prima di poterlo considerare eternamente fuori pericolo. Se avesse superato la prova a cui Dio ha ritenuto opportuno sottoporlo, col tempo sarebbe diventato uguale agli angeli. Avrebbe avuto il favore di Dio; avrebbe potuto conversare con loro e loro con lui. Dio non ritenne opportuno porli al di fuori della portata della disobbedienza. SDR 9.1