La Storia Della Redenzione
Un figlio promesso
Dopo la nascita di Isacco, la grande gioia manifestata da Abramo e Sara, fece ingelosire molto Agar. Ismaele era stato istruito da sua madre che lui era particolarmente benedetto da Dio, come figlio di Abramo, ed erede di tutto ciò che gli era stato promesso dal Patriarca. Condivideva, quindi, i sentimenti di sua madre, ed era arrabbiato per la gioia manifestata alla nascita di Isacco. Lo disprezzò, perché pensava che lo preferissero a lui. Sarah osservò l'atteggiamento di Ismaele nei confronti di suo figlio Isacco e fu profondamente offesa. Ella informò Abramo del comportamento irrispettoso di Ismaele verso di lei e suo figlio Isacco, e gli disse: “Manda via questa serva e suo figlio, perché il figlio di questa serva non dev'essere erede con mio figlio, con Isacco”. Genesi 21:10 SDR 52.1
Abramo rimase profondamente turbato. Ismaele era suo figlio e gli voleva molto bene, come poteva mandarlo via? Nella sua perplessità invocò l’aiuto di Dio perché non sapeva cosa fare. Tramite i suoi angeli il Signore informò il Patriarca di ascoltare la voce di Sara, sua moglie, e di non permettere che il suo affetto per suo figlio o per Agar gli impedisse di fare la sua volontà. Questa era l'unica soluzione per riportare l'armonia e la felicità nella sua famiglia. Dall’angelo egli ricevette la confortante promessa che Ismaele, sebbene separato dalla casa paterna, non sarebbe morto o dimenticato da Dio, poiché sarebbe stato preservato perché era figlio di Abramo. Il Signore promise anche di fare di Ismaele una grande nazione. SDR 52.2
Il patriarca aveva un'indole nobile e generosa che si manifestò nella sua fervente intercessione a favore degli abitanti di Sodoma. Il suo forte spirito soffrì molto. Fu sopraffatto dal dolore, e il suo amore paterno fu profondamente commosso quando mandò via Agar e suo figlio Ismaele a vagare come stranieri in una terra sconosciuta. SDR 52.3
Se Dio avesse approvato la poligamia non avrebbe detto ad Abramo di mandare via Agar e suo figlio. Attraverso questo caso volle insegnare a tutti noi una lezione, cioè che i diritti e la felicità del rapporto matrimoniale devono essere sempre rispettati e preservati, anche a costo di grandi sacrifici. Sarah fu la prima e unica vera moglie di Abramo. SDR 52.4
Aveva dei diritti, come moglie e madre, che nessun altro della famiglia poteva avere. Lei rispettava suo marito e lo chiamava signore, ma era gelosa che il suo affetto fosse condiviso con Agar. Il Signore non rimproverò Sarah per il suo atteggiamento. Gli angeli, d'altra parte, rimproverarono Abramo per la sfiducia nella potenza di Dio, che lo spinse a prendere Agar come moglie nella convinzione che attraverso di lei le promesse si sarebbero realizzate. SDR 52.5