La Storia Della Redenzione

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Capitolo 9—La Torre Di Babele

Genesi 11:1-9

Alcuni dei discendenti di Noè cominciarono presto ad apostatare. Una parte seguì l'esempio di Noè e obbedì ai comandi divini; altri furono ribelli e miscredenti, e non credettero nemmeno a quello che riguardava il diluvio. Molti non credevano nell'esistenza di Dio, e nella loro mente attribuivano quella catastrofe a cause naturali. Altri credevano che Dio esistesse, e che avesse distrutto la razza antidiluviana tramite un diluvio; e i loro sentimenti, come quelli di Caino, erano ribelli contro Dio perché aveva distrutto gli uomini che abitavano la terra e l'aveva maledetta per la terza volta con questo cataclisma. SDR 47.1

I nemici di Dio erano quotidianamente rimproverati per la giusta condotta e la vita virtuosa di coloro che Lo amavano, gli obbedivano e lo esaltavano. I miscredenti si consultarono insieme e decisero di separarsi dai fedeli, le cui vite rette erano una costante restrizione alla loro condotta empia. Si allontanarono da loro e scelsero una grande pianura dove abitare. Costruirono una città e concepirono l'idea di edificare un'enorme torre che arrivasse fino alle nuvole, in modo da poter vivere insieme nella città e nella torre e non essere mai dispersi. SDR 47.2

Pensavano che sarebbero stati al sicuro in caso di un altro diluvio, perché la torre che avrebbero costruito doveva elevarsi più in alto delle acque prevalenti al momento del diluvio, e che tutto il mondo li avrebbe onorati, che sarebbero stati come dei e avrebbero governato sui popoli. Quella torre fu progettata per esaltare i suoi costruttori, e concepita per distogliere l'attenzione di coloro che vivevano sulla faccia della terra da Dio, affinché potessero unirsi a loro nella loro idolatria. Prima che l'edificio fosse completato, la gente viveva già nella torre. Alcune delle stanze erano state sontuosamente arredate e decorate per essere dedicate ai loro idoli. Coloro che non credevano in Dio immaginavano che se la loro torre fosse arrivata fino alle nuvole, avrebbero potuto scoprire le cause del diluvio. SDR 47.3

Si esaltarono davanti a Dio. Ma Egli non permise loro di completare la loro opera. La torre stava già raggiungendo una grande altezza quando il Signore mandò due angeli per confonderli nel loro lavoro. Alcuni uomini erano stati incaricati di ricevere indicazioni da coloro che lavoravano in alto, e che chiedevano materiali per il loro lavoro, così che il primo comunicava con il secondo, e il secondo con il terzo, finché l'ordine non raggiungeva quelli in basso. SDR 47.4

Mentre il messaggio passava da uno all'altro nella sua discesa, gli angeli confusero le loro lingue, e quando la richiesta raggiunse gli operai sottostanti, fu fornito materiale che non era stato richiesto. E quando, dopo un processo laborioso, raggiunse i lavoratori al livello più alto, non era quello che volevano. Infuriati e arrabbiati, rimproveravano coloro che ritenevano essere in difetto. SDR 48.1

Dopo questo non ci fu più armonia nel loro lavoro. Arrabbiati tra loro, non sapendo a cosa attribuire le incomprensioni e le strane parole che sentivano, lasciarono il lavoro, si separarono gli uni dagli altri e si sparsero per la terra. Fino a quel momento gli uomini non avevano parlato che una sola lingua. Un fulmine dal cielo, in segno di ira divina, distrusse la cima della torre e la gettò a terra. In questo modo Dio volle così mostrare all'uomo ribelle che Egli è l'Essere supremo. SDR 48.2